Squadra che vince non si cambia. A suo sfavore arieggia su di lui anche questo detto che Palladino ha comprensibilmente voluto seguire. Questo vuol dire che Quarta sia inferiore a Comuzzo e Ranieri? Potenzialmente, la coppia titolare non è la più forte che la Fiorentina ha disposizione, ma è la più efficace, affiatata e funzionale che questa squadra può avere. Ecco che, in apertura, parlavamo di tempo finito in questa Fiorentina.
Insomma, ad oggi, Martinez Quarta è relegato al ruolo di centrale di coppa, anche se, anche per quel ruolo, la concorrenza comincia a farsi sentire: c'è un Pongracic (pagato 15 milioni, dunque profilo sul quale Palladino vuole puntare) in ripresa, un Valentini in arrivo e un Moreno in crescita (altro profilo scelto quest'estate, più giovane e con più margine per adattarsi alle richieste difensive di questa Fiorentina). Le sue presenze Quarta comunque le colleziona, 16 al momento, ma la Fiorentina pare stia prendendo un sentiero che non combacia più con quello dell'argentino. Per Italiano era il centrale perfetto, giocava quasi da 10 in possesso (e di possesso quella Fiorentina ne aveva molto), segnava e aveva libertà di muoversi; in questa Fiorentina, fredda ed funzionale, col mirino puntato solo sull'obiettivo, per la sua creatività in campo non sembra esserci più spazio. Palladino non lo ha accantonato, ha provato a lavorarci ed inserirlo provandolo anche mediano. Anche quello, però, è un altro ruolo molto delicato dove non ci si può permettere di sbagliare (vedi la prima rete dell'Empoli in Coppa Italia).
Mercato
—Come si suol dire, Palladino sembra averle provate tutte. Non a caso, si parla già di mercato. Il contratto, come ricordato scade nel 2028, dunque è un profilo su cui la Fiorentina vuole monetizzare. In Europa è sicuramente un centrale unico, atipico e dunque, per chi ne necessita, il prezzo non può che essere alto. La Fiorentina su di lui ha investito 13 milioni nel 2020; presumibilmente, non lo lasceranno partire per cifre inferiori. In questa prima parte di stagione, in un modo o nell'altro, ne è stato comunque custodito il valore del cartellino. Non è stato accantonato, ma, per quanto possibile, integrato e provato in più ruoli e combinazioni possibili.
Cosa resta oggi di Lucas Martinez Quarta? Nei ricordi tanto, nella pratica non molto. I protagonisti del ciclo di Italiano li abbiamo visti piano piano dissolversi: Milenkovic, Bonaventura, Biraghi, Terracciano. Ecco, lui è forse l'ultimo baluardo rimasto, e forse l'ultimo ad arrivare alla loro stessa fine.
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