Uno scontato grazie per il Viola Park: il vero regalo l'ha fatto lei, non la squadra che ha vinto a Como. Non sappiamo se porti effettivamente dei punti in classifica come sostiene Cesare Prandelli e quanti, ma sappiamo che è bello e a Firenze il bello è di casa.
Grazie anche per lo stadio Franchi: ha lottato e continua a lottare anche se il piano A è fallito, nell'interesse delle casse, più che giusto, ma anche dei tifosi.
Grazie per gli errori che ha commesso negli anni (ci mancherebbe) da cui alla lunga sembra che stia imparando. Quell'ambizione, quella parola che la società ha adottato quest'estate, è la stessa che ha portato allo scontro con tifosi e stampa nei momenti più bui, come quando ha provocato chiedendo se qualcuno volesse comprare nel maggio del 2021. La tenga lei, presidente, perché cinque anni dopo il sogno americano lo stiamo vivendo per davvero.
"La Fiorentina non ha nulla di meno rispetto a Napoli, Roma e Lazio", erano all'incirca alcune delle parole che ha pronunciato il 6 giugno 2019, durante la sua prima conferenza stampa. "E vorrei anche interrompere il filotto della Juventus, che vince sempre e rende la Serie A noiosa". I bianconeri hanno smesso di vincere due anni dopo, ma per la magia ne sono serviti cinque. Forse più che di magia si tratta di illusione, ma almeno la stiamo vivendo. A un punto dalla vetta, con sette vittorie di fila, alla pari con Inter, Atalanta e Lazio. È presto per parlare di sfida Scudetto, ma classifica alla mano quella di domenica con l'Inter altro non è. E quindi grazie anche per questo, Rocco. Perché "chiamatemi Rocco" è quello che ci ha detto quando ci ha conosciuti. Tanti auguri dalla redazione!
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