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GOING THE WAY OF THE DODO

Il sentiero del Dodo: estinzione? No, rinnovo. E nel 2025 fioccano gli assist

Dodo
Dodò ha cambiato marcia e gli assist arrivano uno dietro l'altro: la sua crescita gli varrà presto un rinnovo di contratto con adeguamento dell'ingaggio
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Non serve che impieghiamo troppo inchiostro per raccontare l'idillio che dura ormai da un po' di tempo, quasi tre anni, tra Dodò e la Fiorentina. Il terzino brasiliano classe 1998, già grato a prescindere alla società gigliata che ha puntato forte su di lui e lo ha allontanato dalla guerra in Ucraina dove giocava per lo Shakhtar Donetsk, è rimasto ammaliato dal calore della gente del Franchi e ha fatto del viola una sorta di seconda pelle.

Leader

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Per lui è già arrivato l'onore di indossare la fascia di capitano, prima di Biraghi, adesso di Ranieri e presto, probabilmente, anche sua in via definitiva. Diciamolo pure sottovoce, dato che ormai nel calcio è sempre più raro trovare delle bandiere, ma Dodò va per i 27 anni e a questo punto, sebbene abbia davanti gli anni della vera e propria maturità calcistica, è difficile pensare che possa avere quella crescita repentina che porta i top club a fare follie. No, repentina no, ma crescita assolutamente sì, e ce lo dicono i numeri.


2025 sprint

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Se nelle prime 26 partite della stagione in tutte le competizioni era arrivato solamente un rigore procurato contro la Lazio, oltre a tante belle palle non tramutate in gol dai compagni, nel nuovo anno e precisamente nelle ultime 7 partite, dal ritorno proprio con i biancocelesti in poi sono arrivati ben tre passaggi vincenti: all'Olimpico per Beltran, nel 3-0 contro l'Inter per Kean (primo dei 5 assist che da qui a fine stagione gli potrebbero valere una vacanza pagata dal bomber) e nell'ultima gara col Lecce per il gol-vittoria di Gosens. Questo dipende certo dalla migliore precisione dei compagni, ma anche da una posizione mediamente più alta in campo, dato che Palladino lo ha impiegato ora alto nel 4-4-2, ora quinto di destra nel 3-5-2.

La strada del Dodo

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Ce l'avete presente il dodo, l'uccello estinto incapace di volare dell'isola di Mauritius protagonista di una scena spassosa nel primo capitolo de L'Era Glaciale? Quell'animale si è estinto poco prima del Diciottesimo Secolo, ma il nostro Domilson, se vogliamo, ha reso vita alla "specie". Nell'immaginario collettivo il dodo è placido e impacciato, in realtà - potete fare una ricerca su Internet - si trattava di un pennuto velocissimo anche se sostanzialmente non letale, in quanto frugivoro, cioè ghiotto di frutta. Un po' come Dodò, che corre come un lampo ma,come gli rinfaccia Adli, pecca un po' quando si tratta di cercare il gol. Per molto tempo, to go the way of the dodo (andare per la strada del dodo) ha avuto una connotazione negativa: adesso quella strada è bella battuta, non solo di viola ma anche del verdeoro del Brasile che lo ha pre-convocato per gli impegni di fine marzo. E ci sarà spazio per correre ancora tanti anni, dato che la Fiorentina sta preparando il rinnovo di contratto fino al 2029, con annesso ritocco dell'ingaggio.

Il sentiero del Dodo: estinzione? No, rinnovo. E nel 2025 fioccano gli assist- immagine 2