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Il centrocampo chiede aiuto, a gennaio serve quantità. L’identikit per Palladino

adli cataldi grafica
Il duo Cataldi-Adli ha dato ottime risposte per adesso, ma serve un rinforzo a gennaio. Cosa darà il mercato a Palladino, e cosa serve?
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

La Fiorentina esce sconfitta al "Dall'Ara". Una battuta d'arresto forse fisiologica dal punto di vista fisico e tecnico. Soprattutto il secondo tempo ha messo in evidenza un Bologna più aggressivo, in grado di azzannare subito i giocatori viola. Il cambio obbligato Ndoye-Ferguson ha segnato la partita. Lo scozzese assieme a Pobega e Freuler ha messo a nudo le difficoltà di Adli e Cataldi.

Una mediana in affanno

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Il centrocampo viola in questa stagione è stato oggetto di una grande revisione rispetto al passato. Il tris di arrivi, Bove, Cataldi e Adli aveva stravolto le opzioni di Palladino. L'ormai celebre secondo tempo con la Lazio aveva dato alla Fiorentina un nuovo assetto, con Bove finto esterno e la mediana Adli-Cataldi. Indubbiamente la miglior viola si è vista proprio con questo assetto, con l'ex Roma in grado di dare equilibrio in entrambe le fasi, abbassandosi spesso in fase di non possesso a coprire la zona centrale. La sua assenza sta pesando e non poco, sia Sottil che Beltran tendono a sacrificarsi molto, ma l'apporto dell'ex Roma era tutt'altra cosa. Ieri Adli è stato schermato benissimo da Freuler, uno dei migliori in Italia in questo compito. Così come Pobega che ha dato ritmo e inserimenti ad Italiano, facendo soffrire Cataldi. Non è la prima volta che il duo titolare accusa delle flessioni, il campo da coprire non è poco, ed in più hanno avuto alcuni acciacchi fisici. Adli come si può vedere è stato più impreciso del solito, limitato bene dallo svizzero. Dati in collaborazione con Sofascore.com


confronto adli-freuler

Serve il mercato

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In questo senso il mercato di gennaio viene in aiuto. Più che una riparazione al centrocampo serve un supporto. Richardson sembra in crescita, ma ancora leggero fisicamente per certe sfide. Mandragora è un'alternativa di buon livello, però serve un innesto. Probabilmente la Fiorentina ha bisogno di una diga davanti alla difesa, qualcuno in grado di coprire il campo in orizzontale nella propria metà campo con personalità. Non è semplice trovare un giocatore simile a gennaio, ilnome di Matic potrebbe andare in questa direzione. Ma il serbo è un classe 1988 e probabilmente non è più quel giocatore amato alla follia da Josè Mourinho, in più non sembra rientrare nei parametri societari. A Palladino però serve nuova linfa a centrocampo, per continuare a sognare e non disperdere questo grande inizio.

Edoardo Bove, Yacine Adli
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