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Iachini a VN: “Rocco eccezionale, spero sistemi le cose. Allenatore? La vedo così”

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La nostra intervista in esclusiva a Beppe Iachini sul delicato momento che sta vivendo la Fiorentina
Filippo Caroli Redattore 

Firenze sta vivendo un momento complicato, fra una guida tecnica vacante e una situazione dirigenziale ancora in bilico. Abbiamo chiesto a chi conosce perfettamente la piazza viola come Beppe Iachini il suo pensiero sul momento della squadra. Le sue parole in esclusiva a Violanews:

Buonasera mister, l'ha sorpresa l'addio di Palladino? 

Beh, onestamente, da fuori non è facile dare giudizi, perché non si conoscono bene le dinamiche interne. Certamente, non era una cosa attesa. C'era stato anche un rinnovo contrattuale, quindi è stata una sorpresa. Però, ripeto, non conoscendo le situazioni interne, è difficile esprimersi in maniera precisa.


Come si gestisce una contestazione come quella presente oggi?

Guardi, io voglio bene alla Fiorentina e a Firenze. Sono stato molto bene lì. Conosco bene il presidente Commisso, ho avuto il piacere di lavorare con lui, ed è una persona eccezionale. Ho un rapporto stupendo con i tifosi. Mi auguro solo che si possa rimettere tutto in ordine, per il bene della Fiorentina e per poter iniziare a programmare la prossima stagione.

Ha sentito Pradè in queste ore? Anche lui è nell'occhio del ciclone

No, non l’ho sentito. Ho avuto un buon rapporto di lavoro con lui, ma ripeto: da fuori non si possono sapere i dettagli. Non è facile giudicare. Posso solo augurare il meglio a tutti: al presidente, ai tifosi, e a tutte le persone che lavorano nel club, dai magazzinieri ai fisioterapisti. Sono persone che vogliono il bene della Fiorentina, e spero si trovi presto la chiave per ripartire.

Che giudizio dà della stagione? 

Complicata. Tante squadre hanno lottato per l’Europa, e lo si vede dalla classifica: c'è stato equilibrio sia in alto che in basso. La Fiorentina ha comunque centrato la qualificazione europea, il che è un risultato importante. Certo, a Firenze si sogna da anni di tornare a competere ad alti livelli, ma credo che il club sia in un percorso di crescita. Se guardiamo i punti, sono stati più dello scorso anno, e questo è comunque un passo in avanti.

Ha un nome in particolare per il futuro della panchina viola?

Non mi sento la persona giusta per fare nomi. Questo compito spetta al presidente e ai suoi collaboratori. La scelta dipenderà dalle caratteristiche della rosa e dal tipo di gioco che si vuole proporre. Tutti questi fattori saranno determinanti per la scelta del nuovo allenatore.

Ultima domanda personale: cosa vuol fare da grande Beppe Iachini? 

Ho avuto delle opportunità, alcune vicine alla concretizzazione. Poi, magari, una squadra ha vinto e ha deciso di non cambiare allenatore, oppure ho rifiutato perché il progetto non mi convinceva. Aspetto una proposta interessante, che sia adatta per continuare il mio percorso. Spero arrivi presto.