Gudmundsson via per Thauvin? O possono anche coesistere sacrificando qualcun altro? L'analisi sui due fantasisti
Nelle ultime ore la Fiorentina sembrerebbe essersi fatta sotto con grande interesse per il fantasista dell'Udinese, Florian Thauvin, giocatore che in questa stagione si è dimostrato un vero e proprio trascinatore della squadra di Runjaic. L'ultima gara della stagione giocata contro i viola l'ha saltata per infortunio, ma all'andata, al Franchi, con la sua rete del 1-2 riuscì a strappare una pesantissima vittoria contro i viola. E che rete! Il francese classe 1993, oggi 32enne, ha ancora un anno di contratto con il club friulano, del quale è anche capitano e numero 10, a poco meno di due milioni l'anno. E potrebbe liberarsi dall'Udinese veramente a cifre molto basse, per un rapporto qualità prezzo, nonostante gli infortuni, molto interessante. Però tornare a giocare una coppa europea, come ha già fatto in passato soprattutto con la maglia del Marsiglia, potrebbe tentarlo. Ovviamente in casa Fiorentina manca ancora da scegliere l'allenatore, a meno che non sia già tutto pronto nell'ombra e questo calciatore non sia uscito dalla bocca proprio del nuovo tecnico. Ma ricordiamoci che in casa viola c'è ancora da decidere il futuro sul riscatto di Albert Gudmundsson, per 17 milioni di euro più bonus.
Possono coesistere?
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Ovviamente ci sarà da capire chi sarà il tecnico viola, ma anche quali saranno le intenzioni della Fiorentina. Sarebbe una scelta discutibile andare a prendere un giocatore come Thauvin per sostituire Gudmundsson, vista anche l'età e i tanti infortuni che spesso lo hanno fermato nella sua carriera. Più facile pensare che il francese possa prendere il posto di un Beltran (molto discusso sul mercato) e magari coesistere anche in campo con l'attuale numero 10 del club gigliato. Potrebbe rivelarsi molto interessante vedere in azione questi due calciatori, nella stessa squadra, a piede invertito, con davanti un bomber come Moise Kean.
Dati a confronto
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Per caratteristiche, sicuramente i due calciatori sono molto simili, anche per ruolo. L'unica differenza vera la fa il piede con cui prediligono il loro gioco, destro l'islandese e mancino il francese. Ma anche nei movimenti si differenziano molto. Gudmundsson è un giocatore a cui piace non dare dei veri e propri punti di riferimento, svariando molto per tutto l'attacco, ma tendendosi a spostare spesso sul lato sinistro del campo. Discorso contrario invece per Thauvin, che come possiamo notare anche dalla mappa qui sotto, tende molto ad allargarsi sulla destra per rientrare e calciare. In quest'ultima stagione a livello di numeri quella del giocatore dell'Udinese è stata migliore, con una media voto del 7.27, 26 presenze, condite da 9 gol e 5 assist. Gudmundsson ha invece terminato con una media leggermente più bassa, 6.94, ma in 33 presenze fra tutte le competizioni condite da 8 gol e 2 assist. Una chiara differenza la si può notare nei tentativi: l'islandese durante una partita calcia molto meno in porta (1.00), mentre il francese è uno dei calciatori che tenta più questa giocata (2.19), con l'ancora calciatore viola che però si è dimostrato una certezza quando lascia partire il suo destro. C'è anche un altro aspetto che li differenzia molto: Gudmundsson è un calciatore che ama agire al di fuori dell'area di rigore (i suoi tocchi in area segnano 1.64 a partita), mentre Thauvin tende molto di più ad avvicinarsi alla porta, grazie soprattutto alla sua grande qualità nell'uno contro uno (3.50). Durante l'arco di una partita il francese tende ad essere anche molto più pericoloso, mentre l'ex Genoa in questa stagione sembrava essere bloccato, come se qualcosa lo limitasse nei movimenti per attaccare la porta. Cosa che quando gli riesce ha dimostrato di essere glaciale, vista anche la percentuale realizzativa nettamente superiore rispetto a quella di Thauvin (24.2% contro 15.8%).
La stagione del boom
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Tornando invece alla stagione precedente di Albert Gudmundsson (2023/24), quando ancora vestiva la maglia del Genoa, possiamo notare come i dati lo vedono molto più propositivo in zona d'attacco, oltre ad una media voto del 7.28 e i 16 gol e 5 assist realizzati in 37 presenze. Anche in quel caso la percentuale di tiri in porta era sempre più bassa rispetto a quella del francese (1.70 contro 2.19), ma i dati parlano chiaro su quanti siano andati a buon fine. In rossoblu Gudmundsson tendeva ad essere molto più presente anche in area di rigore, con una media di tocchi del 2.19. Questo perché Gilardino lo ha veramente esaltato per le sue caratteristiche. Non ne faceva mai a meno, e questo lo ha portato a dare il massimo. Come tutti i calciatori, quando senti la fiducia incondizionata riesci a fare cose che difficilmente sennò ti riuscirebbero. E anche per Gudmundsson vale lo stesso. Adesso la speranza per Firenze è di non essere nella condizione di perderlo, in vista della prossima stagione, perché poterlo vedere all'opera con Thauvin sarebbe molto interessante.