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L'analisi

Fiorentina dai due volti come Giano. L’analisi tattica

Ranieri
Palladino prepara la partita in maniera perfetta e dimostra duttilità, qualità molto importante per un allenatore
Saverio Pestuggia Direttore responsabile 

La Fiorentina esce dall'Olimpico vittoriosa con il brivido per un palo interno colto da un Pedro che avrebbe dovuto essere espulso per aver, dopo essere già stato ammonito, volontariamente dato una spinta a Ranieri a gioco fermo. Il  palo di Pedro fa comunque il pari con quello bel più bello di Gudmundsson nel primo tempo. Ma aldilà degli episodi ricordati soffermiamoci sull'analisi di una partita che Palladino ha diretto dalla panchina in maniera perfetta dopo averla ben preparata in settimana. Il tecnico ha cercato nel primo tempo di mettere i bastoni fra le ruote dell'attacco laziale, vero punto di forza della squadra di Baroni. Per fare questo la Fiorentina ha comandato il gioco per lunghi tratti, ha chiuso con il doppio vantaggio e avrebbe meritato anche il tris.

Nella ripresa aspettando la rabbiosa reazione della Lazio ha costruito davanti a De Gea il fortino, non proprio bello da vedersi, ma efficace che è caduto solo al 91' anche per la leggerezza di Richardson, appena entrato, in marcatura nell'area piccola. Nei restanti minuti solo il brivido del palo interno allo scadere che avrebbe costituito una vera e propria beffa per i viola.


Detto questo e fatti i meritati complimenti alla squadra e all'allenatore mi sento di non approvare le dichiarazioni 'rabbiose' del mister viola a fine gara. Le critiche servono per crescere e la Fiorentina ieri è cresciuta. Nessuno di noi gode quando i viola perdono e giocano male, ma voglio pensare che siano dichiarazioni 'di pancia' dettate dall'adrenalina di una gara tirata fino al triplice fischio. Per cui insisto, bravo Palladino e bravi ragazzi.

Il modulo

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C'era incertezza su come si sarebbero schierati in campo gli undici viola scelti da Palladino. C'era chi propendeva per un 4-3-2-1 con Beltran e Gud alle spalle di Kean, chi invece propendeva per il canonico 4-2-3-1 con Folorunsho a destra e Beltran a sinistra ed invece ne è un uscito un 4-4-2 con i due finti esterni alti sulla linea di centrocampo e Gudmundsson accanto a Kean. Qui sotto, dal sito della Lega, le posizioni medie dei giocatori viola che sono stati molto compatti, lasciando spazio alla Lazio solo sulle fasce dove però i laziali sono sempre stati raddoppiati, all'occorrenza dai rientri di Beltran e Folurunsho. Non sempre sarà questo un modulo utile, ma la Fiorentina e il suo allenatore hanno dimostrato di essere duttili o come si dice in gergo di essere "da bosco e da riviera" 

L'attack momentum

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Dal grafico di Sofascore si vede benissimo che la Fiorentina ha diretto le operazioni nel primo tempo, subendo la Lazio nella ripresa

 

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