Detto questo e fatti i meritati complimenti alla squadra e all'allenatore mi sento di non approvare le dichiarazioni 'rabbiose' del mister viola a fine gara. Le critiche servono per crescere e la Fiorentina ieri è cresciuta. Nessuno di noi gode quando i viola perdono e giocano male, ma voglio pensare che siano dichiarazioni 'di pancia' dettate dall'adrenalina di una gara tirata fino al triplice fischio. Per cui insisto, bravo Palladino e bravi ragazzi.
Il modulo
—C'era incertezza su come si sarebbero schierati in campo gli undici viola scelti da Palladino. C'era chi propendeva per un 4-3-2-1 con Beltran e Gud alle spalle di Kean, chi invece propendeva per il canonico 4-2-3-1 con Folorunsho a destra e Beltran a sinistra ed invece ne è un uscito un 4-4-2 con i due finti esterni alti sulla linea di centrocampo e Gudmundsson accanto a Kean. Qui sotto, dal sito della Lega, le posizioni medie dei giocatori viola che sono stati molto compatti, lasciando spazio alla Lazio solo sulle fasce dove però i laziali sono sempre stati raddoppiati, all'occorrenza dai rientri di Beltran e Folurunsho. Non sempre sarà questo un modulo utile, ma la Fiorentina e il suo allenatore hanno dimostrato di essere duttili o come si dice in gergo di essere "da bosco e da riviera"
L'attack momentum
—Dal grafico di Sofascore si vede benissimo che la Fiorentina ha diretto le operazioni nel primo tempo, subendo la Lazio nella ripresa
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