Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

Dodò e il Brasile, un braccio di ferro con la fortuna: Udine è una beffa lontana

Dodò e il Brasile, un braccio di ferro con la fortuna: Udine è una beffa lontana - immagine 1
Una storia di tenacia, testardaggine e fiducia nei propri mezzi: bravo Dodò, una gioia più che meritata
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

E alla fine, Dodò ce l'ha fatta: Dorival Junior lo ha convocato per Brasile-Uruguay, importante snodo nel percorso verso la qualificazione ai Mondiali 2026. La Seleçao insegue Argentina e Colombia, ha pareggiato 1-1 col Venezuela e non può permettersi troppi passi falsi, anche se le maglie per staccare il pass iridato in Sudamerica sono abbastanza larghe. Il terzino viola, uno dei cardini della Fiorentina di Raffaele Palladino, era stato pre-convocato prima della sosta, ma in un primo momento gli erano stati preferiti Danilo della Juventus e Vanderson del Monaco. Non certo gli ultimi arrivati.

Ecco però che Vanderson viene ammonito nella prima gara, quella contro la Vinotinto, e su di lui cade una squalifica: il solo Danilo non basta, in caso di emergenze serve un altro terzino destro che possa prenderne il posto. La scelta, visto che Yan Couto al Borussia Dortmund per il momento non è quello visto nel 2023/24 a Girona, è semplice, si va su Dodò. Fortuna? Sì, ma il numero 2 gigliato era ampiamente in credito.


Ce lo ricordiamo tutti il viso adombrato da dolore e tristezza dell'ex Shakhtar il 24 settembre del 2023, quando si è rotto il crociato in Udinese-Fiorentina 0-2. Non solo la consapevolezza di doversi fermare, ma anche la convocazione col Brasile che evapora: come ha rivelato successivamente lo stesso Dodò a La Repubblica, "Due giorni prima di quell’infortunio a Udine mi aveva chiamato il ct per dirmi che mi avrebbe convocato“. Ct che, al tempo, era Fernando Diniz, nominato ad interim. E se vogliamo andare ancora più indietro, prima della guerra in Ucraina era stato il Bayern Monaco a interessarsi alle sue prestazioni, salvo poi non approfondire a causa dell'incertezza dovuta al conflitto.

Buon per la Fiorentina, alla fine buon per Dodò che si è innamorato di questa città. Ma prima o poi la fortuna doveva ripagarlo di tutti i colpi che gli ha riservato negli anni: questa convocazione sia solo la prima di tante gioie, con addosso le maglie di colore verdeoro e viola.

tutte le notizie di