Minuto 55 allo stadio Franchi, Tammy Abraham si presenta dal dischetto. Per il Milan è il secondo penalty della serata, dopo che De Gea aveva ipnotizzato Theo Hernandez a fine primo tempo. Parare due rigori nella stessa gara è un evento rarissimo (l'ultima volta in A risaliva alla stagione 15/16, Marchetti della Lazio due volte su Mbakogu del Carpi). Ma il Franchi e tutto il tifo viola hanno un presagio, come se De Gea potesse ripetersi ancora, come se la sua aura coprisse tutta la porta, e così accade. Firenze torna ad esaltarsi per un portiere come non accadeva dai tempi di Frey. Eppure, anche se David è a tutti gli effetti un estremo difensore tra i più iconici degli ultimi 15 anni, il fondamentale dei rigori non gli ha mai regalato particolari gioie...
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De Gea e i rigori, odi et amo. Dalle critiche inglesi ai miracoli in viola
Le critiche e un precedente da incubo
—I rigori sono un mondo a parte, alcuni dei più grandi portieri della storia non sono stati dei grandi pararigori. Mentre esistono dei veri e propri specialisti della professione, come Consigli per fare un esempio italiano. De Gea dal 2011, anno di arrivo in Premier League, ha parato solo 4 rigori in campionato. 4 rigori parati su 33 fronteggiati, non dei grandi numeri. Ma la grande delusione della carriera di De Gea dal dischetto è datata 2021, tre anni e qualche mese fa. Finale di Europa League contro il Villarreal. De Gea non para nessuno degli 11 rigori e ironicamente sbaglia il suo, consegnando la coppa agli uomini di Emery. Le critiche su di lui sono sempre state numerose da questo punto di vista. Una curiosità che destò scalpore, fu la scelta dello stesso De Gea di non seguire le indicazioni che aveva sulla borraccia riguardo ai rigoristi avversari. I rigori danno e i rigori tolgono, ma De Gea ieri ha forse risolto un proprio conto personale, prendendosi l'amore di Firenze
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