Gudmundsson, l’uomo della svolta
—Tornando a quel fine primo tempo, Palladino per la prima volta in stagione attuò un cambio che risultò decisivo. Via la difesa a tre, fuori Biraghi e Quarta, dentro Gudmundsson e Ranieri, passando a quattro dietro. Quando le cose si fecero complicate, Palladino si giocò il tutto per tutto, dimostrando di avere il coraggio di svoltare la situazione. Un giocatore come Gudmundsson, numero 10 della Fiorentina, deve diventare imprescindibile per la squadra. Vero il momento negativo, vero il calo fisico e magari anche il periodo mentale complicato, ma sono tutte cose che possono migliorare mettendo minuti nelle gambe e vincendo le partite, e Gudmundsson in questo può dare una grossa mano. Lazio-Fiorentina può valere tutta una stagione, da qui si può svoltare di nuovo come quattro mesi fa, ripassando dal via come si fa nel Monopoli, o si può crollare, cadendo in un limbo dove poi è veramente complicato uscire.
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