Uno su mille ce la fa
—Non è un fenomeno Luca Ranieri, lo so. Dico di più: nelle serie minori ce ne sono tanti con le sue qualità tecniche. E lui avrebbe potuto rimanere a quel livello senza le giuste sliding doors, la giusta dose di fortuna, ma solo con quella non vai lontano. Lui ha dimostrato una determinazione e una grinta sopra la media, quella che mette su ogni contrasto, su ogni palla. Ci crede sempre. Anche quando deve sganciarsi in avanti, trasformandosi in un "braccetto moderno". Anche quando deve buttarla dentro in uno stadio da 60mila persone. E' diventato tante cose che, da fuori, erano difficilmente immaginabili. Anche un avversario odiato, forse ai primissimi posti per tante tifoserie della Serie A, perchè a volte esagera, va in trance agonistica. Ma è la sua forza, è quello che gli ha permesso di andare oltre i suoi limiti, di passare da esubero a capitano in due anni.
Ranieri e la Fiorentina non mollano
—Quel gol di ieri di Ranieri contro il Betis permette alla Fiorentina di restare in vita, sperando nel ribaltone al ritorno con vista finale. Anche la squadra viola sta dimostrando di crederci, sempre. Ha dei difetti, non ha un gioco che ruba l'occhio, ma non molla di fronte alle difficoltà. Ne ha passate in questa stagione, inutile ricordarle tutte, ma in un modo o nell'altro ha sempre saputo rialzarsi e ripartire. Merito - bisogna riconoscerlo - di Palladino, ma anche di capitan Ranieri oltre che di tutto il gruppo. E così al 2 di maggio la Fiorentina è ancora viva, in corsa per due grandi obiettivi. Nessuno dei due è facile, l'unica strada è crederci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA