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ERA DESTINO

Contesto, palmarès, formula, ruolo: Zaniolo non è perfetto, ma è l’idea migliore

Nicolò Zaniolo
Ci sembra che l'arrivo del "figliol prodigo" risponda a modo suo a tutte o quasi le esigenze attuali della Fiorentina: enucleiamo il concetto
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

Com'era logico immaginarsi all'uscita della notizia, la platea viola si è subito divisa sull'arrivo di Nicolò Zaniolo alla Fiorentina, ormai cosa pressoché fatta. Riepiloghiamo brevemente le argomentazioni contro, visto che, lo avrete capito dal titolo, questo è un articolo pro.

  • Non è molto resistente agli infortuni
  • Questioni caratteriali, è fumantino
  • Ha cambiato tre squadre in due anni
  • Nemmeno Gasperini è riuscito a rilanciarlo
  • Tutte argomentazioni corrette, chi le sostiene non sbaglia. Zaniolo quest'anno ha avuto più di un problema fisico, di non grave entità ma comunque non è stato disponibile per alcune gare, 4 per la precisione; Gasperini ha lamentato il fatto che sia andato a esultare in maniera sguaiata sotto le curve di Roma e Cagliari dopo i gol in campionato, un limite caratteriale; non è riuscito ad ambientarsi o comunque a trovare stabilità, dopo la Roma, tra Galatasaray, Aston Villa e appunto Atalanta, che ha deciso di interrompere il prestito dai turchi e far arrivare Maldini dal Monza.


    Perché allora scriviamo che un giocatore del genere è l'idea migliore che potesse avere ora la Fiorentina? Andiamo nell'ordine che abbiamo scelto per il titolo. A proposito di Maldini: piaceva anche alla società viola. In molti si sono chiesti perché Zaniolo e non lui? Risponderemo anche a questo.

    Contesto

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    Non intendiamo naturalmente l'idea migliore in assoluto: nel ruolo di esterno destro, il migliore di tutti ora come ora probabilmente è Salah, un altro che conosciamo piuttosto bene. Ma restiamo sulla terra: nel contesto del mercato di gennaio, erano poche le alternative alla portata: Man del Parma, forse Ngonge del Napoli che però non ha ancora sostituito Kvaratskhelia (lo farà?), Maldini del Monza, appunto - pazienza, ci arriviamo. Siamo in ogni caso in un range che va dai 10 ai 20 milioni di euro, non di più. E non scordiamoci che serve anche un centrocampista, oltre che un vice Kean se davvero Kouamé andrà all'Empoli (cosa che però con Zaniolo potrebbe non essere un problema, ragioneremo anche su questo). Dopodiché, c'è il contesto in cui Nicolò si viene ad inserire: la Fiorentina quest'anno ha già rilanciato De Gea, Gosens, Adli e Kean, dunque vale la pena provare a inserire anche l'ex bad boy (è più un'etichetta che si porta dietro dal passato che altro) in questa cornice.

    Palmarès

    —  

    Incrociamo le dita mentre lo scriviamo, quindi perdonate eventuali refusi: Zaniolo ha già vinto la Conference League, decidendo pure la finale di Tirana nel 2022 tra Roma e Feyenoord. L'avrebbe potuta rivincere lo scorso anno con l'Aston Villa, ma gli inglesi si sono fatti sorprendere dall'Olympiacos e poi è andata come è andata ad Atene. Se Palladino ha davvero trovato la quadra dopo un periodo di crisi, Zaniolo, che sarà una delle tre novità apportabili alla lista UEFA da consegnare il 6 febbraio, rappresenterà un valore aggiunto. In Champions, nella prima parte di questa stagione, ha colpito lo Stoccarda in Germania. Proseguiamo sotto la foto

    Nicolò Zaniolo

    Formula

    —  

    Atteniamoci alle trattative viola di cui siamo stati a conoscenza: Luiz Henrique e Dennis Man. Nel contesto del mercato di gennaio, il primo costava una cifra, 35 milioni, che lo avrebbe esposto a un rischio flop clamoroso, non avendo ovviamente certezze sull'impatto col calcio italiano e avendo bisogno di rinforzi immediati. Man, invece, lasciando da parte i problemi fisici che hanno fatto tramontare l'affare, era valutato dal Parma 15 milioni. Il diritto di riscatto che diventa obbligo per Zaniolo ammonta a 16: una cifra che, se va male, non paghi; se va bene, paghi, certo, ma appunto per un giocatore che hai impiegato e che quindi ti è andato bene.

    Ruolo

    —  

    Veniamo al perché Zaniolo e non Maldini, che senza dubbio è anche perché adesso non costa nulla (ma se scatta l'obbligo è vero anche che costa un pochino di più). Il motivo principale, però, a nostro modo di vedere è tattico: Zaniolo può essere impiegato dappertutto sul fronte offensivo. Farà concorrenza a Colpani, certamente, è un mancino e quindi va ad inserirsi in quella casella al contrario di Maldini che è un destro e gioca sul centro-sinistra. In più, Zaniolo e Folorunsho saranno due jolly assoluti per Palladino, dato che sia l'uno, sia l'altro possono anche fare le punte. Se c'è una cosa che Gasperini è riuscito a fare con il suo ormai ex numero 10, è quella di renderlo piuttosto efficace sotto porta: come potete vedere dalle statistiche di Sofascore, Zaniolo all'Atalanta ha giocato in media 25' a partita, ma in così poco tempo ha fatto 3 gol e 3 assist, che sempre in media fanno all'incirca una contribuzione al gol per gara (1/95'). La heatmap mostra la sua duttilità, mentre il rapporto con il suo nuovo compagno d'attacco, Moise Kean, è già fraterno: sono arcinote le marachelle dei due ai tempi della Nazionale, ma adesso sono cresciuti, Kean ha svoltato e può portare con sé anche il suo grande amico. Certo, sempre che il fisico di Zaniolo lo sostenga. Questa, sì, è un'incognita, ma lo è per tutti, chi più, chi meno: nulla che comprometta la nostra valutazione. Siete d'accordo?

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