Quale la soluzione migliore?
—L'ambiente viola sembra essere molto diviso su questo, perché c'è chi preferirebbe puntare tutto sul campionato il prossimo anno (magari arrivando in Champions League), facendo una squadra importante e ovviamente trattenendo i giocatori di maggior valore già presenti, o riprovare, per il quarto anno consecutivo, a vincere la Conference. Questa discussione non si è generata solo a Firenze, ma anche a Roma, sponda Lazio. La Conference League, sebbene meno prestigiosa rispetto alle altre due competizione europee, comporta comunque un impegno importante, ma può dare anche continuità, esperienza e visibilità internazionale. Tutti aspetti che la Fiorentina in questi ultimi anni si è riconquistata e anche con ottimi risultati, nonostante le due sconfitte in finale. Questi sono aspetti non trascurabili per un club in crescita come quello viola. Il lato meno positivo invece porta ad avere una squadra molto più lunga, tante rotazioni, e andare a giocare partite in posti che altrimenti difficilmente andresti a visitare.
L'aspetto economico
—Guardando il lato economico, la Conference League ha portato benefici importanti alla Fiorentina. Solo nella passata stagione, con la finale di Atene, i gigliati hanno incassato 19,6 milioni di euro. Lo stesso vale per quella precedente a Praga. Mentre quest'anno ovviamente si parla di cifre leggermente inferiori (17,7 milioni), senza contare gli incassi del botteghino. Non si parla ovviamente di numeri da Champions, ma risorse comunque più che utili per rafforzare il bilancio e il progetto sportivo.
L'importanza del progetto
—Dunque, la Fiorentina proverà sicuramente a dare tutta se stessa anche in quest'ultimo appuntamento della stagione, anche perché senza coppe il futuro di Raffaele Palladino potrebbe cambiare, nonostante il recente prolungamento di contratto fino al 2027. Oltre al fatto che senza coppe sarebbe più difficile trattenere i giocatori più importanti: da De Gea, passando per Dodò e arrivando fino a Kean. Tutti già molto corteggiati in Europa. Servirà sicuramente fare una grande riflessione già da lunedì (come annunciato da Palladino stesso), mettendo sul piatto, fin da subito, un progetto importante, per arrivare ad ottenere quel qualcosa in piùa. Un po' come ha fatto il Napoli quest'anno, che nonostante l'assenza di coppe europee, ha convinto Antonio Conte in panchina e ha vinto lo Scudetto. Dunque Fiorentina, prendi spunto dagli azzurri, perché anche senza coppe può nascere qualcosa di grande.
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