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Como, la big di mercato tra Rashford e… Ikone. Ma Fabregas è sicuro: “È forte”
La Fiorentina di Palladino è pronta a scendere in campo domani al Franchi contro il Como di Cesc Fabregas (IL CALENDARIO DELLA 25° GIORNATA). I viola vogliono tornare a trovare i tre punti dopo la sconfitta (con più di un rammarico per le scelte arbitrali) a Milano contro l'Inter, mentre i Lariani arrivano a Firenze dopo la sconfitta di misura interna contro la Juventus e, in generale, 3 sconfitte consecutive. La squadra di Fabregas è minacciosa e in cerca di punti, e cercherà di sfruttare la pesante assenza di Kean tra le fila viola, ma ha anche molte armi in più frutto di un mercato di gennaio vissuto da protagonista.
La proprietà del Presidente Mirwan Suwarso è stata, infatti., quella che ha speso di più in Serie A nell'ultimo mercato invernale, con la squadra lombarda che ha messo a disposizione quasi 50 milioni di euro (49,2 secondo i dati di Transfermarkt), secondo il Milan, il quale ha investito circa 48,5 milioni di euro. Ambizioni che non sembrano certo da squadra che punta a salvarsi, anche se attualmente è quella la dimensione dei lacustri, i quali stanziano a soli 2 punti dalla zona retrocessione. Si diceva del mercato però, la cui vetrina invernale ha permesso al Como di rafforzarsi notevolmente. Sono arrivati in riva al lago a rafforzare la squadra di Fabregas, infatti, Douvikas (dal Celta 13 milioni), Azon (dal Saragozza per 2,5 milioni), Smolcic (dal Rijeka per 1,6 milioni), Vojvoda (dal Torino per 2,5 milioni), Butez (dall’Anversa per 2 milioni), Valle (in prestito dal Barcellona), l'incognita Dele Alli, Maxence Caqueret (dal Lione per 15 milioni), il talentuoso Assane Diao (dal Betis per 12 milioni) e l'ex Fiorentina Jonathan Ikoné.
L'ormai ex esterno viola era da tempo che sembrava aver esaurito il suo tempo in riva all'Arno, ed anche l'ambiente fiorentino non è stato certo troppo afflitto dalla partenza di un giocatore che si è rivelato spesso inconcludente salvo qualche sprazzo di quel talento che non è mai, però, esploso. Discorso diverso, invece, per Fabregas, il quale è ancora sicuro della qualità del giocatore. "Io vedo un giocatore forte, in cui credo. Si deve adattare al nostro sistema, diverso da quello della Fiorentina. Lui deve fare la differenza per noi, domani vedremo se entrerà o partirà titolare". Queste le dichiazioni del tecnico dei Lariani, che evidentemente sente di aver acquisito nuova linfa e qualità sugli esterni (LEGGI QUI). Interessante, semmai, il fatto che i nomi sul taccuino degli uomini di mercato del Como, beh, forse erano un po' più ambiziosi (non ce ne voglia Ikone). Già, perché la stessa società lombarda ha confermato a Sky pochi giorni fa di aver provato a prendere Theo Hernandez e Marcus Rashford. "Sì, ci abbiamo provato, ma siamo consapevoli di essere un club piccolo e quindi qualcuno non ci prende ancora sul serio. Certi grandi nomi, quando sentono parlare del Como, dicono 'no, io voglio giocare in Champions League' - aveva confermato il Presidente Suwarso. Di sicuro, nonostante la "snobbatura" da parte di top player come loro, le mancate operazioni non hanno demoralizzato i lacustri che, al contrario, hanno dimostrato sul mercato di voler mantenere la categoria e di voler costruire qualcosa di importante. Facciamo però dalla prossima partita, che domani al Franchi c'è una Fiorentina che vuole continuare a correre per quell'Europa che conta e che, da troppo tempo, non incrocia i viola.
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