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Come giocherà Piccoli nella Fiorentina: la richiesta chiara di Stefano Pioli
Non è partito in modo entusiasmante, per usare un eufemismo, il campionato della Fiorentina. Dopo l'ottima prova nell'andata dei playoff in Conference, la squadra di Stefano Pioli si è fermata di fronte ad un ottimo Cagliari. Un primo tempo privo di emozioni, con zero tiri della Fiorentina, ha riportato agli occhi dei tifosi fantasmi del recente passato, confermati poi nel secondo tempo.
Mandragora è entrato e ha cambiato la partita, ma la difesa viola si è fatta trovare impreparata (e ferma) sull'ultimo calcio di punizione del Cagliari, dove anche De Gea (perfetto fino a quel momento) non ha fatto del suo meglio. Pioli ha deciso di confermare in toto la formazione schierata con il Polissya, senza tridente pesante. Una formazione stanca, con il baricentro molto basso e con pochissime idee di gioco, soprattutto nel primo tempo. E qui arriva la questione, l'idea del tridente è già tramontata?
La risposta è sicuramente no. Primo perché c'è un signore chiamato Edin Dzeko. Non considerate se ieri è stato a guardare tutta la partita dalla panchina. L'espulsione di Kean in Conference, e lo 0-1 da tenere, hanno influenzato le scelte del tecnico, che ha scelto di preservare l'equilibrio. Secondo perché oggi è arrivato a Firenze Roberto Piccoli (QUI IL VIDEO DELLE VISITE), l'acquisto più oneroso della storia della Fiorentina (al pari di Nico Gonzalez).
Pioli adesso ha molte opzioni in fase offensiva, e starà a lui trovare la formula per farle rendere al meglio. Ieri un Kean troppo solo e un Gudmundsson non al meglio, nonostante l'assist, hanno richiamato l'attenzione sull'attacco viola. Un ritorno al 3-4-1-2 è un'opzione molto solida, anche a gara in corso. Piccoli e Kean sono troppo simili? Beh non esistono solamente le coppie complementari. Un attacco pesante può mettere in difficoltà le avversarie in molti modi, in più sono due calciatori che proteggono molto bene in pallone per far salire la manovra - come Edin Dzeko. Ovviamente Piccoli è arrivato per essere anche il vice Kean, quindi per sostituirlo in caso di assenza, e dunque, ritorno col Polissya a parte (non è in lista UEFA), ce lo possiamo immaginare con alle spalle Dzeko e Gudmundsson oppure il solo islandese in caso di centrocampo più folto. Qualsiasi sia l'habitat tattico in cui Piccoli verrà calato, dovrà fare una e una sola cosa: dare profondità. L'ha detto Pioli stesso il 9 agosto, quando ha chiesto pubblicamente l'arrivo di un altro centravanti: "Kean è l'unico in grado di andare profondo".
Alcuni problemi in casa Fiorentina ci sono, ed è normale che sia così. Però ci sono anche diverse soluzioni, e il mercato ancora non è chiuso. Il tecnico ieri ha ribadito che la società sa come e dove muoversi. A questa Fiorentina manca ancora quel 15-20% per essere davvero completa.
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