Jacopo Fazzini e Mattia Viti saranno presto ufficialmente dei nuovi giocatori della Fiorentina. I due ragazzi, rispettivamente del 2003 e del 2002 arrivano a Firenze dopo una stagione a Empoli, che nonostante la retrocessione, ha messo in luce le loro qualità. Per farceli spiegare meglio, siamo andati a disturbare chi li conosce da quando sono adolescenti. Ecco le parole ai nostri microfoni di Antonio Buscè, ex allenatore nelle giovanili dell'Empoli e nell'ultima stagione a Rimini, vincitore della Coppa Italia Serie C:


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Partendo da Viti, come è andata la sua stagione. Lo vedi meglio a 3 o a 4?
—"Per me lui è molto bravo a fare entrambe le cose. Quando lo allenavo io giocavo a 4, ma anche come braccetto in una difesa a 5 può fare bene. I mancini sono rari, avendo forza fisica, velocità, può fare molto bene. Oltre al fatto che è bravo a far partire l'azione da dietro".
Troverà spazio alla Fiorentina?
"Spesso abbiamo visto nelle difese a 3 o a 4 composte da soli destri. In certe squadre non c'è un mancino, in altre c'è abbondanza. Un allenatore può giocare benissimo con 2 mancini ed un destro. Poi un tecnico deve essere bravo a capire come stanno i giocatori. Avere delle scelte in più non fa mai male. La Fiorentina è una squadra che sarà chiamata a giocare su più fronti. Per cui sono impegni che ti portano energie, avere tanti giocatori in difesa è una fortuna per un tecnico. Mattia se la può giocare con tutti, ha fatto le sue esperienze, in Francia a Sassuolo ed a Empoli. Questo è un giocatore da prima squadra. Anche per lui è il momento giusto per fare un salto".
Può essere quindi l'anno della svolta?
—"Sicuramente sì. Lui anche fisicamente non ha nulla da invidiare a nessuno, ha già marcato attaccanti importanti. Poi trovi delle annate dove trovi più difficoltà, ma credo che ci possa stare alla grande in questa Fiorentina".
Ti ricorda qualcuno in Serie A?
—"Io quando lo allenai, dissi all'Empoli che poteva giocare in Nazionale. Ci sono andato quasi vicino, lui mi ricorda la forza fisica di Chiellini, anche se Giorgio è stato uno dei migliori per 3-4 anni. Viti me lo ricorda quando va ad attaccare la palla. Mattia ha un po' più di qualità tecniche. Bastoni? Lui è meno muscolare, ma ci può essere anche un paragone con lui".
Un bel duo con Comuzzo?
—"Anni fa Mattia lo vidi fare un bel duello con Zapata a tutto campo, mi impressionò. Zapata sui 40 metri è un animale. Quando vidi quella roba lì mi fece un'ottima impressione. Lui si può sposare bene con qualsiasi centrale, e secondo me in velocità tiene botta".
Passando a Fazzini, in che ruolo lo vedi meglio?
—"Per me Fazzini è una mezz'ala, che da lì si alza nella zona di trequartista. Per me però deve giocare lì, lui andava a trovarsi sempre la posizione quando lo allenavo, anche con Baldanzi. Nelle letture è molto bravo, se parte nella sua zona diventa uno che si butta in area. La mezz'ala che va a fare gol, va ad occupare lo spazio. Fazzini è un bel giocatore, che se riesce a fare quello step mentale può dare una grossa mano a Pioli".
Con Fagioli come lo vedi?
—"Vediamo tanti centrocampisti che non hanno molta struttura, ma sono duri da affrontare. Basta vedere il Barella dell'Inter, per fare un esempio. Fazzini e Fagioli non hanno nulla da invidiare a nessuno. Fazzini io lo vedo già che tra un paio di anni potrà stare in Nazionale maggiore. In Under 21 l'ho visto cambiato, mentalmente e fisicamente. Lo step successivo serve proprio ad approdare in grandi squadre".
Cosa ne pensi di questa asse Firenze-Empoli?
—"Spesso ci si aggrappa alla certezza alla sicurezza, all'esperienza. Ci può stare che l'Empoli possa retrocedere, però lì ci sono dei giocatori importanti. Questi giocatori sono bravi (Anjorin e Esposito, n.d.r), che magari in un contesto più competitivo, alzano l'asticella mentalmente. Quindi perché no? Se la Fiorentina individua elementi così ci possono stare. Nel calcio tutto è possibile. Spesso anche il sicuro ti lascia perplesso. Non è che se una squadra retrocede io non devo prendere i giocatori. Magari hanno fatto molto bene, rispetto ad altri".
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