Bianco e la prima (forse) da avversario. Come sta andando al Monza?

Sarà una serata strana per Alessandro Bianco, ammesso che Bocchetti lo faccia scendere in campo. Nel match di andata al Franchi, il centrocampista si era trasferito da poche ore in biancorosso e rimase per tutta la partita in panchina. Stasera invece potrebbe trovarsi per la prima volta avversario dei giocatori in maglia viola, lui che quei colori li ha portati per 4 anni nel settore giovanile e poi in 16 occasioni ufficiali con la prima squadra. Sperava, dopo l'ottima stagione scorsa alla Reggiana in Serie B, che questa fosse l'annata del suo ritorno in pianta stabile alla Fiorentina e invece le scelte sono state altre. Riuscirà mai a realizzare il suo sogno in un prossimo futuro? Chissà, ma intanto al Monza sta dimostrando che in Serie A ci può stare eccome. LEGGI I NOSTRI ViP

Come sta andando la stagione di Bianco al Monza?

La cosa buona, finora, è stata che Bianco ha trovato continuità anche nel massimo campionato: 16 presenze di cui 12 da titolare, condite con un gol. Di fatto dal match successivo a quel Fiorentina-Monza, è sempre sceso in campo, o dall'inizio o nel corso del match. La cosa brutta è, oltre alla classifica, l'addio di Alessandro Nesta, colui che lo aveva valorizzato alla Reggiana e che aveva continuato a puntarci anche quest'anno in Brianza. Nelle due partite sotto la gestione Bocchetti, Bianco ha comunque giocato per intero la prima col Parma, mentre nell'ultima contro il Cagliari è subentrato al 55'. E il rendimento? Buono. Pur in una squadra in difficoltà e che perde spesso (incrociamo le dita), il centrocampista classe 2002 si è distinto per dinamismo e abnegazione, ma anche per una crescita evidente in termini di personalità. La sua media-voto su Fantacalcio.it di 6,09 è la seconda migliore tra i giocatori di movimento del Monza. Stasera - e nel girone di ritorno - sarà osservato speciale dalla dirigenza della Fiorentina e, grazie a questa esperienza, a giugno Bianco sarà un giocatore con maggiori consapevolezze e valore di mercato. Qualora non si decidesse di riportarlo alla base, insomma, il giocatore potrebbe diventare una preziosa pedina di scambio.