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SALUTI DIVERSI

Adli, Colpani, Folorunsho, Zaniolo: i perché dell’addio e cosa sarà ora di loro

Adli, Colpani, Folorunsho, Zaniolo
Quattro situazioni diverse, quattro decisioni identiche: non sarà viola il futuro di questi quattro. Cosa non è andato
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

"Fagioli e Gosens li avremmo riscattati a prescindere. Adli non lo riscatteremo (la decisone è stata presa insieme al calciatore), mentre parleremo con Palladino di Cataldi. Abbiamo preso degli ottimi calciatori nelle scorsi sessioni di mercato. Il giudizio poi è il vostro. Non riscatteremo neanche Folorunsho, Colpani e Zaniolo"

Con queste parole in conferenza stampa il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ha di fatto ufficializzato la fine dell'avventura viola di quattro calciatori, arrivati in momenti diversi (in estate Colpani e Adli, in inverno Folorunsho e Zaniolo) e protagonisti di diverse vicissitudini nel loro periodo di permanenza in Toscana. Ci concentriamo su ognuno di loro per capire quali siano state le motivazioni, alcune lampanti, altre un po' più elaborate, di queste scelte.


Zaniolo

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Di lui si sta parlando tantissimo per il polverone sollevato dopo la semifinale Scudetto Primavera tra Fiorentina e Roma, ma il mancato riscatto esula dalle magagne extra-campo, per quanto incresciose. Il problema principale è stato in campo: 0 gol, 0 assist, un cambio di modulo che lo ha palesemente sfavorito e relegato ad ultima scelta nel reparto offensivo che non contemplava più il suo ruolo. Un flop su tutta la linea che non è dovuto solo e soltanto a lui, ma anche lui ci ha messo del suo, chiudendo di fatto la sua stagione con l'espulsione a fine partita proprio sul campo della Roma, dove aveva ottenuto uno dei pochi gettoni da titolare prima di entrare senza toccare palla negli ultimi minuti della semifinale di ritorno di Conference contro il Betis. Inutile anche chiedersi perché la Fiorentina non abbia voluto sborsare 15,5 milioni di euro per tenerlo...

Colpani

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Anche qui ben poco da spiegare: due reti, entrambi inutili ed entrambe in una partita che sarebbe stata vinta largamente anche senza di esse (lo 0-6 di Lecce all'andata) e poi poco, davvero poco altro. Non ci sono nemmeno scusanti tattiche, dato che il ruolo era il suo, sia con il 3-4-2-1, sia con il 4-2-3-1 interpretati entrambi a Monza con Palladino. Poi, con il passaggio al 3-5-2 e un infortunio fastidioso al piede, anche per lui è calato il sipario sulla stagione e sulle possibilità di riscatto a ben 12 milioni, evidentemente poco o per nulla trattabili con il Monza.

Folorunsho

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Arrivato con le migliori intenzioni ("Vorrei stabilirmi finalmente in una città e meritarmi il riscatto e la Nazionale"), anche lui è stato colto di sorpresa dalla virata tattica verso il 3-5-2 e non ha potuto svolgere il ruolo di sostituto di Bove per il quale in teoria era stato preso. Da mezzala, che in teoria sarebbe il suo posizionamento ideale, è stato chiuso da Fagioli e Mandragora, mentre c'è stato bisogno di lui per coprire l'assenza di un vice Dodò a destra. Si è prestato a questa necessità, ma non è andata come tutti si sarebbero augurati. Con il riscatto automatico di Fagioli e l'esplosione di Mandragora, spendere 8 milioni per trattenerlo è stato giudicato superfluo.

Adli

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Probabilmente la decisione più difficile. Non ha aiutato il contemporaneo flop di Sottil al Milan, poteva essere una pedina di scambio per alleggerire la spesa di 10 milioni pattuita coi rossoneri per il riscatto. Le prestazioni non sono state negative per la stragrande maggioranza, ma sul più bello Yacine si è infortunato ed è stato fermo a lungo, favorendo l'ascesa di Fagioli e Mandragora ai lati di Cataldi. Cataldi che all'andata col Betis si è infortunato: la chance al ritorno, nonostante l'assist per il secondo dei due gol di Gosens, non è stata sfruttata al meglio e nel frattempo è cresciuto un po' pure Richardson, di proprietà viola. La decisione è stata presa ponderando la spesa con l'effettivo impiego al quale sarebbe andato incontro Adli, che probabilmente sarebbe stato un'alternativa (validissima, ma un'alternativa) nella stagione 2025/26. La scelta è stata fatta "di comune accordo": ci sta che sia stato proprio Adli, desideroso di essere protagonista, a suggerire di non andare avanti, con grande riconoscenza per aver vissuto la miglior stagione della sua esperienza italiana. Adesso gli serve continuità.

Cosa succede a questi quattro adesso

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Ufficialmente, i giocatori faranno ritorno ai club di appartenenza e cominceranno il 2025/26 nelle rose di Milan (Adli), Napoli (Folorunsho), Monza (Colpani) e Galatasaray (Zaniolo). Tuttavia, tutti e quattro quasi certamente cambieranno di nuovo maglia, o con nuovi prestiti o finalmente a titolo definitivo. Per Adli e Folorunsho qualcosa potrebbe cambiare in base a chi saranno gli allenatori di Milan e Napoli, ma le chance di permanenza non sono comunque molte. Il Monza non può permettersi di tenere Colpani in Serie B, mentre il Galatasaray ha da tempo chiuso con Zaniolo e cercherà di piazzarlo altrove, specie dopo quello che è successo al Viola Park.