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NAPLES, ITALY - APRIL 27: Antonio Conte Napoli head coach greets Paolo Vanoli Torino head coach before the Serie A match between Napoli and Torino at Stadio Diego Armando Maradona on April 27, 2025 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Paolo Vanoli è il prescelto per la panchina della Fiorentina, dopo l'esonero di Stefano Pioli che si avvicina. L’allenatore, recentemente sollevato dall’incarico al Torino, potrebbe rappresentare la soluzione per una Fiorentina in piena crisi. L’ex tecnico del Venezia conosce molto bene l’ambiente viola, avendo vestito la maglia gigliata per due stagioni e conquistato anche una Coppa Italia. Da allenatore ha iniziato come collaboratore di Antonio Conte, prima al Chelsea e poi all’Inter.
La sua carriera da primo tecnico è cominciata allo Spartak Mosca, insieme a all'ex viola Donadel: con il club russo ha vinto una Coppa di Russia, prima di tornare in Italia e prendere il posto di Andrea Soncin al Venezia. Con i lagunari ha centrato la promozione in Serie A, battendo ai playoff prima il Palermo e poi la Cremonese.
Il debutto nella massima serie è però arrivato sulla panchina del Torino, dove ha sostituito Ivan Juric. Considerato da molti il perfetto erede del tecnico serbo, Vanoli predilige il modulo con cui Antonio Conte ha iniziato la propria carriera: il 3-5-2. Il suo calcio si basa su fisicità a centrocampo, gioco rapido nello stretto tra le punte e grande utilizzo degli esterni. L’avvio al Torino è stato brillante, con i granata capaci di raccogliere 11 punti nelle prime cinque giornate e di proporre un gioco convincente. Tuttavia, l’infortunio di Zapata alla sesta giornata contro l’Inter a San Siro ha complicato i piani dell’allenatore, che ha dovuto fare i conti anche con la cessione improvvisa di Bellanova al termine del mercato estivo ed il mancato rientro di Schuurs in difesa.
La stagione di Vanoli si è conclusa con un undicesimo posto e un rapporto mai davvero decollato con il presidente Urbano Cairo, motivo per cui il tecnico ha deciso di lasciare Torino. L’ex allenatore del Venezia, pur essendo legato al 3-5-2, ha dimostrato una notevole capacità di adattamento tattico: nel corso della scorsa stagione ha alternato il 3-5-2 al 3-4-2-1, per poi chiudere con il 4-2-3-1. Con lui in panchina, la Fiorentina potrebbe ritrovare quella imprevedibilità tattica vista lo scorso anno con Raffaele Palladino, garantendo al tempo stesso una certa continuità rispetto al modulo utilizzato da Pioli nelle prime, deludenti giornate di campionato. Ecco un suo ipotetico 11:
(3-5-2): De Gea; Comuzzo, Pongracic, Ranieri; Dodò, Mandragora, Nicolussi Caviglia, Ndour, Gosens; Gudmundsson, Kean.
L'alternativa 4-3-2-1 (dato che per il momento non ci sono esterni d'attacco): De Gea; Dodo, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Sohm, Nicolussi, Mandragora; Gudmundsson, Dzeko; Kean.
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