La Fiorentina di Palladino è l'erede del Bologna di Thiago Motta?
Respirando l'aria di Bologna, si percepisce una sensazione di cambiamento.Un po' per il mercato deludente di Sartori e Fenucci, un po' per l'esperienza in Champions League, che sta consumando molte energie ma con scarsi risultati, e anche per il 3 a 0 subito contro la Lazio, che ha riportato la squadra di Vincenzo Italiano nell'anonimato. Sempre a Bologna, se chiedete chi ha preso il loro posto sul trono della "rivelazione dell'anno", vi diranno: la Fiorentina di Raffaele Palladino. È dunque giusto chiedersi: i viola sono davvero gli eredi di quella squadra guidata da Thiago Motta?
Tutti conoscono ormai la storia del Bologna di Thiago Motta. Partito in sordina, con qualche difficoltà, è poi esploso con il passare dei mesi. Trascinato da Ferguson, Orsolini, Zirkzee e Saelemaekers, ha raggiunto un quinto posto con 68 punti, ottenendo la qualificazione alla nuova Champions League. La scorsa stagione, dopo 13 giornate, il Bologna aveva 21 punti in classifica, piazzandosi al quinto posto a pari merito con la Roma. L'attaccante olandese macinava record, il gioco di Motta stava ingranando, e tutto faceva sperare in una stagione indimenticabile. Quest'anno, invece, la Fiorentina di Palladino, dopo 13 giornate, ha accumulato 28 punti, a un solo punto dalla vetta della classifica. Ma non solo: i numeri dei viola sovrastano ampiamente quelli dei rossoblù di quell'anno. Raramente il Bologna di Motta segnava gol a raffica; era invece più noto per la sua solidità difensiva, raggiunta grazie a Beukema e Calafiori. Tuttavia, non ha mai toccato i picchi del muro viola, composto da Comuzzo e Ranieri.