Senza i big si alza un muro
—Ecco perché, ogni tanto, i viola si inceppano. Perché tolti due o tre eccezioni stiamo parlando di una squadra assolutamente normale. Né più, né meno. Normale. Il che significa che deve sudarsi ogni maledetta partita e che, quando si gioca sul filo dell'equilibrio, molto spesso è destinata a restare impanata. O trova il gol di un difensore, o Nico e Jack tirano fuori il colpo o, come successo col Torino, rendersi pericolosi diventa tremendamente complesso. Non a caso, in proporzione, sono molti di più i punti persi contro chi sta dietro in classifica. Contro le grandi o contro le dirette concorrenti la Fiorentina trova spesso spazio per giocare mentre, con le “piccole”, Biraghi e soci si trovano quasi sempre davanti a un muro. Per questo paradossalmente, si può guardare ai prossimi impegni (terribile, sulla carta) con moderato ottimismo. Perché in più di un'occasione i viola hanno dato il meglio di se proprio contro certi avversari. Non solo. Se c'è un aspetto positivo da portarsi via dal match di Torino è la consapevolezza di aver ritrovato lo spirito giusto. Dopo la super prestazione con la Lazio infatti si è avuta la conferma di un gruppo vivo, “acceso”, pronto alla battaglia. Mica poco, per esempio, ripensando alla Fiorentina di Empoli.
Il rimpianto per gennaio
—Certo, classifica alla mano, resta l'enorme rimpianto per quanto successo a gennaio. I punti (persi) che pesano non sono quelli di ieri, ma quelli con Sassuolo, Udinese, Lecce. Sono quelle partite, che Italiano si è dovuto giocare in perenne emergenza e senza che dal mercato arrivassero i rinforzi necessari, ad aver scavato il solco con quelle che stanno davanti. Quel che (non) è stato è stato, comunque, e ormai è inutile ribadire concetti già espressi mille volte. Quel che conta, adesso, è trovare le forze per un finale di stagione da brividi. Conference, campionato, Coppa Italia. Tre corse da giocarsi tutte d'un fiato. Cercando, magari, di rendersi conto di quanto l'allenatore ed il suo staff stanno facendo. O c'è qualcuno, davvero, che non capisce che qualificarsi per l'Europa al primo anno, confermarsi nel secondo aggiungendoci due finali e nel terzo essere sempre in ballo su tutti i fronti è qualcosa che va oltre l'ordinario?
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