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L'Olimpico trabocca
—Già, spettacolo. E' questo che si aspetteranno i tifosi di Fiorentina e Inter giunti in riva al Tevere. Ma se lo aspettano anche i tifosi viola de Roma, tra i quali David e suo figlio Nicolas, come Gonzalez, che hanno ereditato la passione per la Fiorentina dal nonno di Lastra a Signa e non l'hanno più mollata. Veder danzare la fiammella di una nuova passione negli occhi dei più piccoli rinfocola l'entusiasmo per il bellissimo lavoro che svolgiamo ogni giorno. David e Nicolas non ci saranno all'Olimpico, che domani è, semplicemente, sold out: non era mai successo questa stagione se non per alcune partite della Roma, mai alla Lazio, e si tratterà dell'incasso più alto mai fatto registrare per una finale di Coppa Italia. Un vero e proprio Colosseo dei nostri tempi, in cui la battaglia fra i gladiatori vestiti con armature leggere color viola e nerazzurro sarà preceduta dall'inno Nazionale cantato da GAIA, finalista di X Factor nel 2016 e vincitrice di Amici tre anni dopo.
Verso l'Eden
—La metafora viene fin troppo facile: l'Olimpico si chiama così perché stadio concepito per le Olimpiadi, che ai tempi degli antichi Greci si tenevano a Olimpia, alla base del Monte Olimpo, la casa degli Dei immortali. Ecco, proprio tra gli immortali vuole sedersi Italiano, che sì, tradisce emozione, ma non un filo di timore reverenziale nei confronti della favorita Inter di Simone Inzaghi. Alla fine, la cima dell'Olimpo cos'è se non un paradiso, un Eden, come il nome dell'Arena di Praga dove il 7 giugno si giocherà un'altra finale. Che sia per bissare la gioia che Biraghi preferisce vivere piuttosto che immaginare, o per inseguirla ancora, questo lo scopriremo, e, statene certi, ve lo racconteremo, solo domani sera.
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