Kean e Gudmundsson più no che sì: col Bologna è emergenza. Ipotesi Colpani

Se avete qualche presenza e qualche gol anche nelle serie minori del calcio dilettantistico, potrebbe non essere una brutta idea mandare il vostro curriculum in via di Ripoli per la partita di domenica prossima. Scherzi a parte, in una partita importantissima per le sorti della stagione della Fiorentina, Palladino dovrà fare i salti mortali per inventarsi qualcosa e trovare una soluzione per quanto concerne il reparto d'attacco contro il Bologna.

Partiamo dalle certezze: non ci saranno né Zaniolo né Beltrán a causa della squalifica che li terrà fuori fino al match di Udine. Assenze che si aggiungono a quella di Folorunsho per lo stesso motivo, che avrebbe potuto dare una mano sulla trequarti. Le speranze, dunque, sono tutte riposte in Kean e Gudmundsson, ma le notizie arrivate stamattina dal Viola Park sono tutt'altro che confortanti. Entrambi i giocatori hanno infatti lavorato a parte e, ad oggi, sembra sempre più difficile una loro convocazione col Bologna. Kean è ancora alle prese con una piccola noia muscolare che lo sta tenendo lontano dal campo da dopo il torneo col Betis. Stessa partita in cui anche Gudmundsson ha subito una botta che lo ha fatto fermare ai box. Al momento non filtra grande ottimismo sulle condizioni dei due, sebbene la sensazione sia quella che lo staff farà di tutto per provare ad avere a disposizione proprio Gudmundsson. Palladino, però, sta ovviamente valutando anche un piano B.

Di alternative non ce ne sono molte. Ad oggi l'ipotesi più probabile è quella di vedere Colpani nel ruolo di punta centrale, con la suggestione dell'esordio del giovanissimo Caprini in quella posizione. E dietro la punta? È probabile che Palladino opti per una piccola variante tattica, spostando un centrocampista sulla linea dei trequartisti e mettendo dunque in quella posizione Ndour e Richardson. Sempre che non arrivino curricula interessanti dalle parti di via di Ripoli nelle prossime ore.

Ha collaborato Giovanni Zecchi