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Jovic lancia la sfida, Vlahovic la raccoglie: Ronaldo e Toni nel mirino

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Ma quale profilo basso? La sfida è apertissima

Redazione VN

"Vlahovic mi ha sempre parlato bene, i tifosi viola sono tra i migliori in Italia spero di non deluderli. Il mio obiettivo è fare almeno 30 gol. Chi segnerà di più tra me e lui? Vedremo". Parola di Luka Jovic, e il suo compagno di Nazionale non si è fatto attendere: "Gli obiettivi di squadra vengono prima di quelli personali, è più importante che la Juve vinca, ma se faccio 30 gol e diventiamo campioni d’Italia per me va benissimo così". Quindi 30 reti in campionato, roba che alla Juve è riuscita solo a Borel (32) e Ronaldo (31) e alla Fiorentina solo a Toni (31, primo italiano a vincere la Scarpa d'Oro nel 2006). Non c'è che dire: i serbi non si fanno problemi a tenere alta l'asticella.

Partenza (quasi) alla pari

Entrambi gli attaccanti partono da una condizione da recuperare. Uno per via della pubalgia nel finale di stagione, l'altro a causa dello scarso impiego con la maglia del Real Madrid. "Va riattivato", dice Italiano. Entrambi hanno un'ala argentina pronta a fornire rifornimenti, Di Maria e Gonzalez che in Nazionale si contendono il posto proprio come Vlahovic e Jovic. Il bomber viola, però, non ha alle spalle 6 mesi nella nuova realtà come il bianconero, e soprattutto Vlahovic non ha ancora un vice, che deve arrivare dal mercato. Cabral non se ne starà certo con le mani in mano, anche se questo più che un ostacolo può essere uno stimolo.

Chi lascia la strada vecchia per la nuova...

Vlahovic ci sarebbe arrivato, probabilmente, a 30 gol in viola: ne aveva fatti 17 a gennaio, poco dopo la fine del girone di andata. Il suo rendimento è sbocciato alla fine di ottobre, dopo un avvio difficoltoso sostenuto dalla titolarità dei calci di rigore. Jovic ha tutte le carte in regola per proporre gli stessi numeri, lavorando con pazienza per tornare al top. Molti non gradiranno il continuo paragone con colui che tanto ha fatto soffrire Firenze con la sua fuga notturna, ma di sicuro lo gradiscono i diretti interessati: spirito serbo, grande competizione al di fuori della Nazionale e nessuna paura di dichiarazioni ad effetto. E allora la sfida è aperta: a chi raggiunge per primo Ronaldo e Toni. Difese di Serie A permettendo...

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