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"Allora era meglio Jovic...". Chiamatela provocazione o prendetela come una battuta di spirito, ma più ci si avvicina a Milan-Fiorentina e più il presagio di un gol dell'ex da parte del serbo è sempre più concreto. Ma come i rossoneri, senza Giroud, hanno un grave problema in attacco, così la Fiorentina deve risolvere il digiuno che ha colpito i sue due centravanti. E se a incidere è il gioco di Italiano, possiamo prendere proprio Luka Jovic come punto di riferimento.
C'è sempre una spiegazione. Una causa che scatena una conseguenza. Allora cosa c'è alla base dell'assenza di gol da parte degli attaccanti della Fiorentina? Nzola è a quota due, così come Beltran. Numeri preoccupanti che, come spesso accade, vanno a minare l'idea di gioco dell'allenatore della Viola. Eppure, c'è qualcosa che non torna. Rispolveriamo i numeri della coppia offensiva della scorsa stagione a Firenze. Jovic, in 50 partite, ha segnato 13 gol e 5 assist. Cabral in 48 gare, ha segna 17 gol e 2 assist. Il gioco della Fiorentina è stato sempre lo stesso, quindi, il ragionamento che vede il gioco di Italiano come prima causa scatenante della pochezza dei gol degli attaccanti non regge. Anche perchè, abbiamo la controprova. Cabral in Portogallo e Jovic a Milano stanno passando dei momenti pessimi, con il serbo che fa addirittura fatica a tirare in porta. A questo punto, o Italiano nella scorsa stagione ha fatto un vero miracolo, oppure la Fiorentina di oggi ha davvero un grave problema di gioco.
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