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Ore 05:00 martedi 6 giugno, già in piedi. "Riccardo", mi dico, "stamattina non ti è servita la sveglia per alzarti..." L’adrenalina, infatti, è in circolo da ieri sera e sono già in cucina a farmi il primo caffè della giornata. Che si preannuncia lunga.
Ultime raccomandazioni di mia moglie, un bacio a lei e al figliolo che tiferà Fiorentina dal divano e via, in treno da Pontassieve a Firenze dove mi aspetta mezza giornata di lavoro.
Una veloce pausa pranzo e quindi in tramvia verso Villa Costanza dove il FlixBus prenotato con tanto coraggio e infinita speranza due mesi addietro, mi preleverà alle 14:30, direzione Praga, con ben 18 ore di viaggio all’orizzonte.
Ma sono ancora a casa. Raccolgo lo zainetto carico di sciarpe della Fiore, cavi, magliette viola, preziosi powerbank, spazzolino, dentifricio e via, si inizia la giornata, anzi, inizia la lunga avventura.
Benvenuti a bordo.
La mezza giornata lavorativa è volata. Una processione di colleghi, qualcuno anche a strisce, che durante la mattinata sono passati dall’ufficio a salutare, fare una foto, dando l'in bocca al lupo per la finale di Praga. A Villa Costanza l’attesa del pullman si compie eroicamente sotto il sole che proprio in questi giorni, dopo un maggio piovoso, ha deciso di presentarsi nella sua forma migliore. Rapida verifica del meteo di Praga che ad ogni controllo peggiora sempre più, passando da giornatona di sole prevista tre giorni fa, ad una pioggerellina stile Blade Runner apparsa stamani. Per ora la mia è l’unica sciarpa viola nel piazzale.
Migranti, giovani, famiglie di etnie diverse con valigie e pacchi improbabili, affollano le pensiline e, in fin dei conti, ti cominci a rendere conto di esser fortunato a viaggiare per divertimento, per una partita di calcio, quando intorno a te la realtà di qualche viaggiatore è purtroppo ben diversa. Arriva finalmente il pullman, sbrigo le formalità e prendo possesso del mio posto cercando con la sciarpa della Fiore, di tenere occupato il sedile accanto al mio, per l’arrivo del mio amico Fabrizio quando scollineremo l’Appennino.
Signori, si parte!
I paesaggi sono quelli conosciuti, la Firenze Bologna la facciamo tutti, per lavoro, per le trasferte, ma anche per andare in riviera. Iniziamo ad abituarci al ritmo lento del pullman, a quei volti dei compagni di viaggio che mi guardano incuriositi con tutto quel viola che ho addosso. Ed ecco dopo Bologna la prima sosta con l’autista che in modo perentorio annuncia una fermata di “soli” 5 minuti e che invece diventeranno 30 per l’attesa dell’ultimo passeggero disperso tra i tornelli di dolciumi dell’Autogrill. Il mio amico Fabrizio è nell’area di servizio che sta aspettando da un’oretta l’arrivo del pullman. Scendo, un abbraccio tra vecchi amici e fratelli di fede viola.
Era in vacanza con la moglie sulle montagne bolognesi quando la mia telefonata lo ha raggiunto per informarlo che c’era la possibilità di avere un biglietto per la finale.
Per lui solo pochi minuti per avvisare la moglie che martedi si sarebbe messo in viaggio, poi velocemente al computer con la poca linea wifi che la montagna bolognese gli concedeva, scaricare la mail con il ticket, loggarsi al sito dell’Uefa e mettersi in contatto col mio ostello di Praga arrangiando un posto letto in più. Neanche il tempo di prenderlo in giro per quanto aveva pagato più di me, last minute, il FlixBus odierno ed eravamo già in viaggio verso Milano. Bravo Fabrizio ora puoi riposarti, belle anche le magliette che hai realizzato ieri al volo col logo della ConFlorence League.
Solo ora ci stiamo accorgendo che in pullman occorrono 5 lunghe ore per arrivare a Milano. Il tempo sembra non passare mai. Passano, sotto di noi, solo i chilometri, tutti uguali, di pianura Padana. Ci immergiamo nella consultazione frenetica di ViolaNews per vedere domani chi giocherà centravanti e quindi chi tra noi avrà avuto ragione. Io ho scommesso su Jovic perchè mi piacciono le favole, quelle belle, col lieto fine.
Questa trasferta parte da lontano, da una scommessa sul percorso europeo della Fiorentina che mi ha portato a prenotare FlixBus e ostello con mesi di anticipo. Avevo fatto altrettanto anche per la Coppa Italia prenotando per me e quattro amici treno e albergo per Roma fin dal 3 febbraio, ma poi la mattina dopo la sconfitta in casa col Basilea, un momento di sconforto mi ha fatto annullare tutta l'organizzazione per la finale di Roma lasciando di sasso Iacopo, Stefano, Matteo e Fabrizio con i quali mi scuso ancora una volta e che invece sono stati dei super amici avendomi perdonato (io non so se l'avrei fatto). Grandi Amici.
Arriviamo a Milano con mezz'ora di ritardo e solo in bus ci siamo accorti di quanto pericolosa fosse questa coincidenza con cambio pullman se solo avessimo trovato traffico.
Ci aggiriamo per trovare il nostro nuovo bus sgranchendoci le gambe mimando, in modo abbastanza grottesco, lo stretching che vediamo fare dai giocatori viola al Franchi nel pre-partita trasformando il piazzale di Lampugnano in una palestra a cielo aperto.
Passano accanto a noi due ragazzini in bicicletta, ricordandoci che la loro Inter ha appena vinto la Coppa Italia e intonando perfino una canzoncina su Lautaro. Noi, sportivissimi, gli facciamo i migliori auguri per l'ormai prossima finale di Champions, ma loro, a giudicare da come si sono cominciati a toccare in ogni dove, probabilmente non hanno gradito.
È in arrivo il pullman che da Milano ci porterà a Praga.
Prima di entrare vediamo spuntare qua e là colori viola di sciarpe e magliette, approfittiamo per farci una foto tutti insieme. I nuovi amici e supporter viola che viaggeranno insieme a noi sono Massimo e la figlia Giulia da Firenze, Iacopo e Manuel da Montelupo e infine i fedelissimi Giulio e la figlia Martina di Roma.
Praga arriviamo!
Al tramonto finalmente arriva il FlixBus, questa volta a due piani come i vecchi autobus Ataf. Ci accomodiamo al piano superiore, ritornando ragazzi quando col 52 biplano, dalla stazione si arrivava allo stadio per vedere Sella e Pagliari… Inizia il viaggio verso est con le luci della metropoli lombarda che, viste dall’alto, sembrano tante piste d’atterraggio che sfilano lateralmente a noi.
Ormai la Redazione di ViolaNews sta finendo di sfornare anticipazioni, formazioni, interviste… E’ inutile scrollare sul sito per placare la fame di notizie e mitigare l’ansia dell’attesa della finale. A proposito di fame, l’ultimo panino Made in Florence con la finocchiona, svanisce anche lui come le ultime luci di questa limpida sera. Tentiamo di dormire tra un sussulto e un altro.
Domani c'è la finale, buonanotte Fiorentina.
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