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Il rinnovo di Kayode un vero blitz, con l’Empoli in campo i migliori. E Baldanzi…

Il rinnovo di Kayode un vero blitz, con l’Empoli in campo i migliori. E Baldanzi… - immagine 1
Il nuovo contratto studiato per il giovane terzino gigliato è l'ennesima dimostrazione che a Firenze il calcio viene fatto sul serio. E il sogno-Baldanzi può e deve diventare realtà
Enzo Bucchioni Editorialista 

Da un paio d’anni, da quando i dirigenti della Viola hanno deciso di puntare dritto su Vincenzo Italiano e di assecondare il suo calcio, la Fiorentina è cresciuta enormemente attorno a un’idea ben precisa che punta a un gioco moderno, organizzato e spettacolare. Ricordate quando, durante i tempi neri, scherzando scrivevo “fate qualcosa di calcio” scimmiottando Nanni Moretti, adesso si fanno tante cose di calcio con programmazione, lungimiranza e anche intuizione. Quelli della Fiorentina stanno facendo le cose fatte bene e chi mi segue sa che minuto dopo minuto non mi è stato difficile, anzi è stato un piacere, sottolineare come stessi vedendo un profondo cambiamento e una crescita da parte di tutti. Tutto evidente. Oggi la Fiorentina è una società profondamente diversa rispetto a quella di due anni fa anche se gli uomini sono praticamente gli stessi. L’esperienza di tutti è cresciuta attraverso passaggi negativi, anche molto negativi, attraverso le difficoltà e un costante vento contrario. Spesso anche quello amico, o presunto tale. Oggi assistiamo al rinnovo del contratto di Kayode fino al 2028. Non possiamo non dire che trattasi di un piccolo-grande capolavoro di tempistica e determinazione, ma anche di coraggio. A volte sui giovani si tende ad aspettare per avere conferme, in fondo il ragazzo ha giocato pochissime partite da titolare in Serie A, succede che per tentennamenti si possano perdere giocatori o trovare fra qualche giorno le strade già sbarrate.

Perché Baldanzi è perfetto per la Fiorentina

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La Fiorentina ha fatto un blitz, ha messo un altro mattone sul suo futuro e adesso, tanto per parlare degli esterni di difesa, ha in casa i probabili terzini azzurri dei prossimi anni. L’altro è Parisi, naturalmente. Ma si fa calcio così, pensando all’oggi, ovvio, ma con un occhio attento al medio-lungo periodo. Proprio per questo, guardando l’Under 21 azzurra e vedendo ancora una volta la classe e il senso del gol di Tommaso Baldanzi, un ragazzino che conosco bene, ho pensato una volta di più che questa dovrà essere una operazione da Fiorentina. Ma a breve. Subito. Senza indugi, per evitare aste e rialzi del prezzo. E’ un consiglio ovviamente non richiesto, diciamo un ragionamento calcistico che faccio proprio perché non vedo in giro un altro giocatore così perfetto per la Fiorentina, per il gioco di Italiano e per Firenze. Il ragazzo giusto per la Viola, ma anche la piazza ideale per lui. Un posto che ha visto e amato follemente Baggio (ci voleva poco…) accoglierebbe a braccia aperte un talento che può ricordarlo, che fa quel calcio emozionale che tanto piace a Firenze. La bellezza fiorentina che incontra la bellezza del pallone. So che il mercato è chiuso, ovviamente. Ma so anche che, volendo, il mercato è sempre aperto. Tutti, poi, sappiamo che in estate qualcosa c’era stato, l’idea era già venuta anche ai dirigenti della Fiorentina. L’Empoli non vende mai a poco, ma in genere Corsi vende gioielli e in questo caso penso che nessuno abbia dubbi. Il pessimo inizio di campionato dell’Empoli, prime cinque senza punti e senza gol, ha spento anche la luce su Baldanzi, ma bisognerebbe evitare il ritorno dei riflettori abbaglianti che prima o poi si riaccenderanno. Serve un altro blitz, anche un po’ di coraggio: non credo che una manciata di milioni in più o in meno possa condizionare Rocco Commisso che ama questo tipo di giocatore. E sa benissimo che potrebbe diventare l’idolo della piazza. Sarebbe l’erede ideale di Bonaventura, quel ruolo lo può fare, e da Jack potrebbe apprendere tantissimo per far crescere al sicuro i suoi vent’anni. Lunedì l’Empoli sarà al Franchi, probabilmente giocherà anche se si è infortunato in azzurro, un’occasione per vederlo da vicino.


Gli undici per battere l'Empoli

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In questi giorni senza calcio questo è, naturalmente, un ragionamento per la prossima stagione, proprio apprezzando le idee chiare e la grande programmazione viola di questi ultimi mesi. Senza nulla togliere, parlando del presente, a un squadra che sta andando benissimo, che è cresciuta, è reduce da una partita straordinaria come quella di Napoli e ha davanti l’orizzonte delle ambizioni completamente aperte e ne abbiamo parlato in lungo e in largo. Ma sappiamo benissimo che spesso i grandi colpi del mercato sono nati l’autunno dell’anno prima. Lo stesso Guardiola, qualche tempo fa, ha raccontato di essersi accordato con il Bayern di Monaco a novembre. Questo è il calcio di oggi, i treni sfrecciano tutti i giorni. E la Fiorentina sfreccia. I ragazzi viola hanno trovato spazio e hanno portato il loro buon momento anche nelle Nazionali. Abbiamo raccontato della favola e del gol di Bonaventura, l’assist di Nico per Messi, i ritorni di Quarta e Brekalo dopo tanto tempo. Diciamolo: Italiano ha fatto crescere tanti giocatori. A tutti ha dato una maggior cultura calcistica e se i calcioti che non apprezzano l’allenatore viola ascoltassero o leggessero le dichiarazioni dei giocatori a proposito del loro allenatore, forse capirebbero tante cose. Forse. Ma risintonizziamoci sul campionato. Italiano, giustamente, in questi giorni ha concesso un po' di riposo. Il gruppo sarà al completo giovedì con il ritorno degli argentini e quattro giorni di lavoro per preparare il derby con l’Empoli questa volta ci sono. Partita scivolosa perché viene di lunedì, dopo la sosta, dopo un trionfo come quello di Napoli, contro una squadra non di alta classifica: non sarà facile riaccendere subito la concentrazione. E’ su questo che lavorerà molto l’allenatore in questi giorni, da certe partite si capisce il valore di un gruppo e di uno spogliatoio e sotto questo aspetto difficilmente la Fiorentina ha tradito. Mentre scrivo mancano quasi cinque giorni, ma non mi sottraggo al toto-formazione. Se tutto filerà liscio, punto su Terracciano in porta. Kayode, Milenkovic, Quarta e Parisi linea difensiva. Bonaventura, Arthur e Duncan centrocampisti. Ikoné, Nzola e Nico in attacco. Le rotazioni le lascio per la Conference.

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