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Il paradosso di Achille/Fiorentina e la Thorstaruga

Il paradosso di Achille/Fiorentina e la Thorstaruga - immagine 1
Vicino, sempre più vicino, anzi vicinissimo, a un passo, ormai in pugno... eppure aspettiamo da giorni la fumata bianca per Thorstvedt: ci viene in mente la famosa immagine generata da Zenone
Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

No, qui non si trovano notizie ulteriori su Kristian Thorstvedt alla Fiorentina. Quelle arrivano comunque a cadenza quotidiana da inizio luglio a questa parte, e facendo una elementare ricerca sul nostro sito se ne trovano con formule abbastanza disparate. Dagli approfondimenti che abbiamo realizzato man mano che il norvegese del Sassuolo veniva avvicinato al colore viola, alla notizia della casa in collina che la famiglia già possiede in Toscana, i tempi sembravano maturi per un arrivo imminente. Sì, il punto è che è imminente ormai da quasi due settimane, come se la distanza si riducesse sempre più, senza mai colmarsi del tutto.

Il paradosso di Zenone

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Un po' come Achille e la tartaruga nel più famoso dei quattro paradossi del filosofo Zenone di Elea. I paradossi sono frasi o situazioni in apparente contraddizione con l'esperienza comune o con i principi elementari della logica, ma che all'esame critico si dimostrano valide. I quattro paradossi di Zenone sono stati formulati contro il movimento, per sostenere l'idea del maestro Parmenide secondo la quale la realtà è costituita da un Essere unico e immutabile, e quello di Achille e la tartaruga suona più o meno così:


Se il mitico Achille (detto "pie' veloce") venisse sfidato da una tartaruga nella corsa e concedesse alla tartaruga un piede di vantaggio, egli non riuscirebbe mai a raggiungerla, dato che Achille dovrebbe prima raggiungere la posizione occupata precedentemente dalla tartaruga che, nel frattempo, sarà avanzata raggiungendo una nuova posizione che la farà essere ancora in vantaggio; quando poi Achille raggiungerà quella posizione nuovamente la tartaruga sarà avanzata precedendolo ancora. Questo stesso discorso si può ripetere per tutte le posizioni successivamente occupate dalla tartaruga e così la distanza tra Achille e la lenta tartaruga pur riducendosi verso l'infinitamente piccolo non arriverà mai a essere pari a zero.

Che somiglia molto, all'apparenza, a quello che stiamo leggendo sulla Fiorentina e Thorstvedt, sempre più vicini ma ancora non a contatto nonostante i passi avanti quotidiani. L'esperienza comune ci dice che, invece, Achille raggiungerebbe e supererebbe la tartaruga in un battito di ciglia. Come si risolve anche matematicamente il paradosso? Con nozioni di cui Zenone nel V Sec. a.C. non disponeva, ovvero quelle di tempo e di serie: sommando i tempi sempre più brevi da percorrere, si ottiene una serie geometrica convergente verso un numero finito.

Dove sta la verità

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Rifacciamoci, allora, ad una massima che Sir Arthur Conan Doyle amava mettere in bocca a Scherlock Holmes: "Una volta eliminato l'impossibile, il resto, per quanto improbabile, deve essere la verità". Allora, se è impossibile avvicinarsi tutti i giorni a Thorstvedt, 25enne in uscita dal Sassuolo retrocesso in Serie B, quello che rimane è l'interesse reciproco tra il ragazzo e la Fiorentina, che però deve giocare su più tavoli a causa della rosa cortissima a centrocampo e deve accelerare solo quando ha la sicurezza di poter andare sui due profili più "significativi". Mettiamoci poi che anche da retrocesso l'ad del Sassuolo Carnevali non fa sconti, e allora ecco spiegato il paradosso. La Fiorentina/Achille e Thorstvedt/tartaruga sono fermi, ma basta un balzo dei viola e l'affare può essere chiuso. La domanda è: lo faranno, il balzo, o si dirigeranno su obiettivi alternativi? A rigor di logica, e senza timore di finire in nuovi paradossi, pochi giorni e lo sapremo.

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