Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

Il futsal, le plusvalenze, il nipote di Ronaldinho: quando Arthur… la fa losca

Il futsal, le plusvalenze, il nipote di Ronaldinho: quando Arthur… la fa losca - immagine 1
La storia dei trasferimenti e delle controversie in cui si è trovato il nuovo acquisto della Fiorentina

Intendiamoci subito: non vogliamo dire che Arthur Melo, nuovo centrocampista della Fiorentina previo superamento delle visite mediche, sia un imbroglione. No, nella maniera più assoluta, anche perché a parte da giovanissimo, il brasiliano ha vissuto tutto come parte coinvolta nel grande gioco del mercato, con agenti, intermediari e società a muoversi attorno a lui. Ma cercando informazioni, ci si imbatte in materiale interessante che permette di ricostruire alcuni episodi che, dalla sua infanzia fino all'ultimo trasferimento dal Barcellona alla Juventus, hanno sempre generato polemiche, controversie, nel caso più recente anche processi. Vediamo con ordine.

Di nascosto

—  

La grande tecnica di Arthur è dovuta sia alla classica sovraesposizione al calcio di strada brasiliano per le vie di Goiania, sua città natale, sia alla frequentazione con gli ambienti del futsal, il calcio a 5, che sono andate avanti anche dopo che erano stati presi i primi impegni seri con il Goias. Pare che Arthur andasse a giocare a futsal pur essendogli espressamente vietato dalla sua squadra di calcio a 11. Poco male, perché da capitano giocava anche con una mano rotta (è capitato davvero) e risultava sempre e comunque il migliore.


Un Assis al Barça

—  

Con il passaggio al Gremio, squadra più blasonata, Arthur ha cominciato a dominare il Brasile grazie alle sue geometrie, vincendo tutto quel che c'era da vincere e guadagnandosi il soprannome di "collezionista di titoli". Naturale allora l'interesse dei top club europei, tra i quali l'ha spuntata il Barcellona, non senza polemiche. Un venerdì d'estate, infatti, sui social è apparsa una foto con Arthur che indossava la maglia blaugrana in compagnia del padre, del fratello, di un emissario catalano e di Diego Assis, figlio del fratello-agente e quindi nipote del grande Ronaldinho, anche lui stella di Gremio e Barcellona in carriera. Solo che il Gremio non ne sapeva nulla, è stato aggirato e non ha potuto fare altro che difendersi in sede di trattativa strappando 40 milioni di euro.

La plusvalenza madre

—  

Tutti conoscono il caso plusvalenze e le conseguenze che sta portando alla Juventus. Ci limitiamo a ribadire come, dopo due anni assai deludenti in Catalogna, Arthur sia stato pagato 72 milioni in quattro esercizi con un massimo di 10 di bonus, mentre Pjanic, che ha fatto il percorso inverso, ha fruttato 60 milioni sempre in quattro rate più 5 di eventuali bonus, per un effetto positivo a bilancio di 41,8 milioni di euro al netto del contributo di solidarietà e degli oneri accessori. Allo scoperto, insomma, luce del sole. Adesso Arthur arriva a Firenze per ritrovare se stesso e soprattutto un po' di pace...

tutte le notizie di