"Non chi comincia ma quel che persevera", così la Curva Fiesole ha voluto accogliere i ragazzi di Italiano all'inizio del match di ieri sera contro la Roma. La chiusura di un cerchio, o quasi. La stagione non è ancora finita, l'Europa è lì ma non è ancora conquistata e le insidie sono sempre dietro l'angolo. Nonostante ciò, la Fiorentina di Vincenzo Italiano è il più chiaro simbolo di costanza e tenacia del nostro campionato, perché soltanto con la tutale fiducia nei propri mezzi si possono raggiungere grandi traguardi. La Viola ha seminato tanto in questa stagione e adesso, è arrivato il momento di raccogliere.
Il cerchio si chiude
“Il codice da Italiano”: raccogliere ciò che la Fiorentina ha seminato
Il "perseverare" è qualcosa di diabolico, ma è proprio così che la Fiorentina è uscita dall'inferno per raggiungere le stelle, mai così vicine
Dall'Olimpico al Franchi: il cerchio si chiude
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Era il 22 agosto 2021, prima giornata di campionato. La Roma di Mourinho ospitava la Fiorentina di Italiano. Il match finirà 3 a 1 per i giallorossi, ma è proprio da quella sconfitta che inizia il percorso europeo dei viola. Fu quel giorno, davanti al rosso a Dragowski e alla doppietta di Veretout che la Fiorentina dimostrò di poter fare qualcosa di importante in questa stagione, senza però immaginarsi di poter arrivare a maggio con l'Europa così vicina. Proprio con questo cambio di prospettive possiamo analizzare a pieno il lavoro del tecnico ex Spezia, che non ha trasformato soltanto una squadra, ma ha letteralmente rimodellato la percezione della realtà di una città intera. Firenze può e deve avere il diritto di sognare i più grandi palcoscenici europei, ma il sogno spesso rischia di rimanere tale. Oggi, 10 maggio 2022, 9 mesi dopo, la Fiorentina ha smesso di sognare per fare spazio ad una realtà inaspettata e sorprendente.
Errare è umano, perseverare è...Italiano: il lavoro ripaga, sempre
L'Europa è diventato un obiettivo per questa Fiorentina soltanto attraverso il lavoro e il sacrificio. La splendida vittoria di ieri, è arrivata dopo 4 brutte sconfitte. Gli errori individuali erano diventati qualcosa di ricorrente, tanto da mettere in discussione le qualità stesse di molti giocatori. Igor, Terracciano, Ikonè, sono stati messi tutti in discussione, persino Italiano stesso. Il suo 4-3-3 sembrava essersi inceppato, con una gestione dell'esterno francese che sembrava molto discutibile. Il campo, dopotutto, dava verdetti negativi e i dubbi sono qualcosa di lecito, anzi, di necessario. Queste sono difficoltà normali in un percorso, salutari per una crescita complessiva. Il mister viola non ha mai cambiato di una virgola il suo sistema di gioco, non ha mai messo in discussione le sue idee e ieri sera al Franchi, la Fiorentina ha messo in scena uno spettacolo calcistico di altissima qualità. Il "perseverare" è qualcosa di diabolico, ma è proprio così che la Viola è uscita dall'inferno per cercare di raggiungere le stelle, che non sono mai state così vicine.
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