JACK & NICO – Fondamentale domenica sera sarà però che tornino nella loro veste migliori i due uomini che erano stati gli attori principali del super-avvio viola. Contro Empoli e Lazio Bonaventura è stato ingabbiato bene dai centrocampisti avversari e Nico Gonzalez, che a Roma di certo non ha giovato del trasloco sulla fascia sinistra per far posto a Ikonè, in qualche modo arginato dai difensori. L'azzurro si è anche innervosito (il calcetto dell'Olimpico a Zaccagni non è da lui), mentre l'argentino è parso un po' stanco. Ci sta, dopo un tour de force che per entrambi è continuato con le partite nelle rispettive nazionali. Bene dunque che la Partita sia in calendario al termine di una settimana senza il doppio impegno per i viola. Anche perché Allegri quest'anno può preparare i match sempre con molti giorni a disposizione.
CHIESA&VLAHOVIC - Ciò nonostante, in casa Juve non manca comunque il turnover. Soprattutto in attacco, il reparto composto dai due grandi ex della partita di domenica. Mentre i tifosi s'interrogano se fischiare di più il serbo o il figlio d'arte, il tecnico bianconero sta seriamente pensando di mandare in panchina il centravanti. Sarebbe la seconda volta consecutiva a Firenze. Al di là dell'aspetto ambientale, sulla scelta pesa anche la condizione fisica non ottimale di Dusan e la ritrovata vena di Moise Kean, che contro il Verona aveva segnato due gol poi annullati. Potrebbe essere dunque lui il partner di Chiesa al Franchi. Già, Chiesa. Da avversario non è ancora tornato a Firenze. Chi lo conosce giura che resterà impermeabile all'accoglienza di chi lo aveva eletto come beniamino indiscusso e poi è stato tradito “per provare ad andare a vincere qualcosa”. Federico effettivamente è un freddo e quando è entrato in campo nell'ultima della Juve ha letteralmente cambiato la partita con i suoi strappi: per contenerlo ci vorrà un Milenkovic molto diverso da quello che ha perso spesso Ciccio Caputo contro l'Empoli ed ha regalato il rigore decisivo alla Lazio.
KAYODE E L'AZZURRO - All'Olimpico ha invece funzionato la fase difensiva sulle fasce contro i temutissimi Felipe Anderson e Zaccagni. Merito soprattutto dell'ottima prestazione di Parisi a destra. L'ex Empoli è in grande crescita, così la doppia assenza di Dodo e Kayode in qualche modo viene arginata. A proposito del fresco campione d'Europa Under 19, è a un passo dal veder realizzato il sogno di entrare a Coverciano. Nonostante l'infortunio e le lacrime contro il Cuckaricki, il Ct Spalletti sarebbe fortemente intenzionato a convocarlo per la doppia sfida contro Macedonia del Nord e Ucraina decisiva per approdare al prossimo Europeo. Niente male davvero per un ragazzo di 19 anni che Italiano potrebbe riavere a disposizione per la sfida con il Bologna a cui mancano 10 giorni. Ma che sembra lontanissima, visto che ormai a Firenze si parla solo di Juventus.
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