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Ikone si è preso la fascia. Ora manca l’ultimo gradino per diventare un top

Ikone si è preso la fascia. Ora manca l’ultimo gradino per diventare un top - immagine 1
L'ex talento del Lille ha iniziato a mostrare il suo valore anche in viola. Per il definitivo salto di qualità manca un ultimo passaggio

Lorenzo Della Giovanpaola

Jonathan Ikoné è stato senza alcun dubbio una delle note più positive del finale della prima parte di stagione della Fiorentina di Vincenzo Italiano. L'esterno classe 1998, arrivato nel gennaio 2022 dal Lille con le stigmate del giocatore di livello internazionale, ha deluso le aspettative nei primi mesi in viola, salvo poi crescere in maniera sorprendente nelle ultime gare dell'anno. L'emblema dello status che Ikoné oramai ha raggiunto all'interno della rosa viola, e non solo, è stata la gara disputata a San Siro contro il Milan prima della sosta per i mondiali.

Nel match contro la squadra campione d'Italia il talento francese è stato tra i migliori in campo per la Fiorentina, propiziando l'azione del gol di Barak e mettendo in difficoltà continuamente la coppia mancina dei rossoneri composta da Tomori e Theo Hernandez. La sua qualità nell'uno contro uno, caratteristica preziosa e molto utile nel calcio moderno, lo rende un giocatore unico per Vincenzo Italiano. L'ex tecnico dello Spezia ha saputo infatti sfruttare al meglio l'assenza per infortunio di Nico Gonzalez e in pochi mesi ha rigenerato l'ennesimo giocatore della propria rosa. Finalmente i tifosi gigliati stanno iniziando ad ammirare quel giocatore che in Francia ha trascinato il Lille alla sorprendente vittoria del titolo in Ligue 1 e che in Champions League era stato nominato Man of the Match nell'ultima sfida del girone vinta per 3-1 contro il Wolfsburg.

Quello che però ancora manca ad Ikoné per potersi affermare definitivamente a Firenze con la maglia della Fiorentina è una maggior incisività sotto porta. L'ala viola infatti, tra le proprie caratteristiche, non annovera certamente la freddezza, e questo per un giocatore con il suo potenziale tecnico potrebbe essere un ostacolo non da poco. I numeri parlano chiaro, in carriera Ikoné ha messo a segno appena 29 gol in 266 gare, mentre è leggermente più alto il numero degli assist, arrivato a quota 34. In generale la partecipazione al gol del talento francese è relativamente bassa, e, nel calcio attuale, oltre alle qualità tecniche e fisiche, ciò che incide maggiormente è proprio la capacità di saper essere decisivo nei pressi dell'area di rigore avversaria. Se Ikoné dovesse compiere anche quest'ultimo decisivo step, la Fiorentina potrebbe ritrovarsi in casa l'ennesimo giocatore di livello, pronto a fare invidia a diversi top club europei...

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