Avevamo storto tutti il naso quando Beppe Iachini, all'epoca allenatore della Fiorentina, ha annunciato di voler far giocare Sofyan Amrabat da vertice basso e non da mezzala o da interno. Che il marocchino non sia un regista è lampante, lo ha confermato lo stesso tecnico col cappellino nel suo ultimo intervento a Radio Bruno: "Non è un regista alla Pirlo, ha altre caratteristiche e ha bisogno di mezzali di qualità". Che nei piani originali erano Bonaventura e Castrovilli, cosa che Italiano può riproporre una volta che il numero 10 sarà rientrato a piena disposizione. Ma non siamo convinti che il 4-3-3 sia la soluzione migliore, bensì riteniamo che il 4-2-3-1 adottato recentemente sia da perseguire e sviluppare, ignorando parzialmente le prodezze di Amrabat in Qatar. Vi spieghiamo per quale motivo, ansiosi di leggere la vostra opinione nei commenti.
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Iachini aveva ragione, ma solo il Marocco (per ora) può esaltare così Amrabat
Mezzali maratonete
—Castrovilli, posto che rientri al 100% in fretta, cosa auspicabile ma tutta da dimostrare, può fare l'Amallah, ma Bonaventura, per quanto sia squisito con la palla e ancora ampiamente all'altezza della Fiorentina (uno dei migliori, senza alcun dubbio) non corre neanche lontanamente quanto Ounahi, che dà una mano enorme ad Amrabat nello schieramento del Marocco. Il numero 8 rincorre in lungo e in largo gli avversari, poi arriva il 4 che con il suo strapotere fisico ruba palla e la affida a una delle mezzali. Già ricreare la mediana di Regragui sarebbe niente affatto semplice. Volendo fare una battuta, comunque, Amallah è fuori rosa e svincolato dallo Standard Liegi da febbraio, potrebbe essere un buon inizio...
Il vero nodo
—Ma il problema principale è un altro. Per quanto il lavoro di Regragui e quello di Italiano combinati stiano rendendo Amrabat un discreto passatore, l'ex Verona non raggiungerà mai i livelli di Modric, tanto per fare un esempio. Allora, sostiene Iachini, servono mezzali di qualità, sì, ma aggiungiamo noi che servono fonti di gioco sugli esterni. Bassi, se possibile. E il Marocco ha i terzini di Paris Saint-Germain e Bayern Monaco, mica due a caso. Hakimi e Mazraoui sono due top assoluti, roba assolutamente fuori dalla portata attuale della Fiorentina, terzini che aumentano il volume del gioco e che completano due catene di livello mondiale. Stupisce, sì, ma fino a un certo punto che il Marocco sia arrivato così lontano. Non ha la rosa profonda, ma ha un undici titolare che, nel ristretto impegno iridato (massimo sette partite) regge bene il confronto. Per questo crediamo che l'Amrabat che stiamo vedendo in Qatar non sia replicabile a Firenze, almeno non per ora, non entro breve, e che il 4-2-3-1 che propone un ottimo Amrabat da interno ed esalta Bonaventura, Barak, Kouamé e Ikoné sia preferibile per la seconda parte di stagione.
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