DIFESA STAGNA. Già, la retroguardia. Ai sardi, la terza linea viola ha concesso solo due occasioni, quella su cui Petagna – che peraltro era in fuorigioco – ha colpito la traversa e il salvataggio sulla linea di Kayode originato da un errore individuale di Milenkovic. Per il resto l'ex Monza, Shomurodov, Pavoletti e il rampante Oristanio non si sono mai visti. Sicuramente nessuno dei quattro è Lautaro Martinez, ma la difesa di Italiano ora tiene. Anche a Frosinone, in fin dei conti, a parte il gol di Soulè non c'erano stati pericoli reali per Terracciano.
Decisivo a Udine, “San Pietro” sembra aver definitivamente vinto il ballottaggio con Christensen, anche se forse giovedì sera tornerà il danese. Il Ferencvaros sembra arrivare apposta per far rifiatare qualche titolarissimo, magari riproponendo ad esempio l'eroe di Genk, Ranieri. Se, al netto del rovescio di San Siro quando i viola ne presero 4 ma fu tutta la squadra a non girare, in questo avvio di stagione la difesa non ha mai tradito, è merito anche suo. Forse Italiano ha scelto quella composta da Martinez Quarta e Milenkovic come coppia base, ma anche l'ex Salernitana è in crescita e si è dimostrato affidabile. Senza dimenticare che resta l'opzione della linea a 3 provata con buoni frutti alla Dacia Arena.
KAYODE E L'AZZURRO. Tutto ciò, nonostante il reparto arretrato sia stato falcidiato dagli infortuni con Mina che non si è ancora visto e Dodo perso con ogni probabilità per tutta la stagione. Il guaio del brasiliano ha però rilanciato Kayode che dopo l'ottimo esordio a Marassi era sparito dai radar. Ma Italiano evidentemente lo stava gestendo. Perché quando è tornato, il fresco campione d'Europa con l'Italia Under 19 lo ha fatto da protagonista. Bene in Belgio e a Frosinone nonostante la sfortunata deviazione sul cross che ha originato il definitivo 1-1, contro il Cagliari ha fatto un ulteriore step. E non solo per il salvataggio sulla linea su Nandez quando il risultato era ancora in bilico festeggiato – giustamente – come fosse stato un gol. Kayode infatti ha propiziato il 2-0 con il tiro cross deviato goffamente nella propria porta da Dossena ed ha spadroneggiato sulla destra.
Presente in tribuna, il Ct Spalletti avrà sicuramente preso appunti perché l'impressione è che questo 19enne possa davvero rappresentare il futuro della Nazionale.
FORTINO FRANCHI. Il Franchi intanto lo ha già eletto tra i suoi preferiti. A proposito: l'effetto Campo di Marte si fa sempre più sentire. Nelle prime 10 partite stagionali i viola hanno giocato solo 4 volte tra le mura amiche ma sono arrivate tre vittorie – tra cui quella fondamentale con il Rapid Vienna nel ritorno del play off di Conference – e il pareggio con il Lecce. Più in generale, Italiano non perde in casa dallo scorso 5 febbraio quando si arrese al Bologna. Anche nel posticipo della settima di campionato – giorno e orario non certo ideali per andare allo stadio – c'erano oltre 27.000 spettatori. Lo stadio insomma spinge e Firenze sogna. Magari di arrivare ancora in fondo nelle Coppe e di dimostrare già dal crash test di domenica a Napoli, che in zona Champions la squadra non c'è arrivata per caso.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA