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Guerini a VN: “Torreira occasione persa. Poteva essere viola ma nessuno mi ascoltava”

"Facevo l'osservatore ma non tenevano in considerazione i miei rapporti. Rimpianti su Torreira, Orsolini e Barella"

Alessandro Lilloni

Vincenzo Guerini è un uomo che ha legato la sua vita professionale a Firenze ed alla Fiorentina. Per il club gigliato ha fatto tutto, giocatore, osservatore fino a club manager ed allenatore. Nella stagione 2015/16, ultima in viola, era impiegato nel reparto scouting. Violanews.com lo ha interpellato per chiedere dei numerosi rapporti stilati ma mai ascoltati dalla dirigenza. Tra questi vi era anche quello di Lucas Torreira, regista uruguaiano al centro di numerose voci di mercato:

"Ricordo che Torreira lo avevo osservato da vicino almeno 5/6 volte prima di proporlo alla dirigenza. Mi aveva entusiasmato, era un giocatore di grande personalità nonostante la giovane età. Nel Pescara aveva preso in mano il centrocampo. Mostrava senza dubbio un grande potenziale. Avevo compilato numerosi rapporti scritti, che possiedo tutt'ora, evidenziando le sue doti ma nessuno mi ha ascoltato. Non ricevetti nessuna risposta dal Presidente Cognigni. Il rammarico è grande. Il ragazzo mostrava un talento evidente. Fisicamente non spiccava ma la Fiorentina aveva Pizarro che certo non si distingueva per altezza e muscolatura. I loro profili sono davvero simili, è l'erede naturale del cileno.

I motivi di tale avvenimenti? Probabilmente ha inciso il clima negativo del mio ultimo anno in viola. Ho il serio dubbio che molti dei miei rapporti non furono letti a prescindere. Ero in scadenza di contratto ed ormai ero ai margini della società. Facevo l'osservatore ma purtroppo non tenevano in considerazione quello che proponevo. Ho dei grandi rimpianti perchè Torreira non era l'unico giocatore che avevo scovato.

Altri nomi? In quel periodo avevo attenzionato diversi profili interessanti come Orsolini e Barella. Per l'attuale gioiello del Bologna mi è bastata mezz'ora. Ricordo bene un Ternana-Ascoli, una delle sue prime presenze in bianconero, la sua tecnica mi aveva colpito e lo segnalai. Mi è dispiaciuto anche per Barella, giocava nel Como con cui era retrocesso in serie C, anche lui brillava di luce propria. Il mio compito si fermava alle segnalazioni e purtroppo non avevo poteri per andare oltre. Sono state delle occasioni perse, la Fiorentina avrebbe potuto sistemarsi per anni con giocatori di grande prospettiva. Ancora oggi rimangono i rimpianti da osservatore, ma soprattutto da tifoso della Fiorentina.

Come gestire l'affollato reparto offensivo in questo mercato?Attualmente ci sono tanti nomi per un posto. Kouamè è un ragazzo che mi intriga, mi piacerebbe vederlo al top della forma. Anche Vlahovic mi piace tecnicamente ma ho dei dubbi sul carattere. A Firenze capita spesso di vivere alti e bassi, esaltati dopo 3 partite o crocifissi dopo un periodo no. In ogni caso se la Fiorentina vuole puntare immediatamente all'Europa serve un attaccante di provata sicurezza ed esperienza. Se invece si vuole intraprendere un percorso di crescita senza forzare le tappe i nomi in rosa sono più che sufficienti. Tutti hanno margini di miglioramento."

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