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Gudmundsson, l’all-in più rischioso possibile. Ma perchè aspettare tanto?

Gudmundsson, l’all-in più rischioso possibile. Ma perchè aspettare tanto? - immagine 1
Il grande acquisto che tutti i tifosi vorrebbero, Alberto Gudmundsson. Ma le domande sorgono sull'operazione sorgono
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Il nome impazza, Albert Gudmunsson. Dopo un mese intero i tifosi della Fiorentina possono sognare un nome che infiamma. Il profilo dell'islandese sembra convincere la piazza, e la trattativa c'è. L'offerta viola è stata rifiutata, ma sembra lui il nome prescelto. L'all-in viola, la grande spesa per sognare la Champions. Ma una domanda sorge spontanea, anzi forse più di una.

Perchè giocare a carte coperte così tanto?

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Ovviamente nel calciomercato nessuno gioca a carte scoperte. Nessuno andrebbe mai all-in alla prima mano, solo un inesperto. Ma è chiaro che nel frattempo sono passati 30 giorni dall'inizio della sessione. I profili che sono circolati non entusiasmavano, e tra politica, Supercoppa e il campionato le mancanze della rosa di Italiano sono state accantonate. Nel in questo mese i viola sono arrivati a Riyadh senza esterni, e in campionato hanno perso punti importanti. Facendosi scippare il quarto posto. Le logiche di mercato suggerirebbero una politica basata sullo sfinimento, cioè cercare di portare il Genoa ad abbassare le proprie richieste. Ma la strategia sembrerebbe poco plausibile. Il grifone ha una proprietà solida come 777 partners, e con la cessione di Dragusin ha già dimostrato di non avere necessità di incassare. Ma di poter aspettare l'offerta giusta. E certamente l'idea di cedere il proprio top player a fine mercato non affascina, ergo l'operazione sarebbe certamente molto onerosa


L'effetto Italiano, e un po' di confusione

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Oltre alle domande sul prezzo sorgono quelle tecniche. Sulle qualità del giocatore poco da discutere, ma tatticamente sorgono dei dubbi. La sua vita calcistica svolta con l'arrivo di Gilardino al Genoa. Metterlo seconda punta nel 3-5-2 è il suo turning point. Ma appunto, finchè l'islandese aveva giocato da ala, in Olanda, la sua carriera era stata abbastanza anonima. Gudmundsson gioca al meglio sul centro sinistra, girando attorno a una punta e vedendo la porta. Immaginarlo nel 4-3-3- di Italiano è rischioso. Un profilo molto diverso da quelli di Vargas, Rodriguez e anche Carboni, nome uscito nelle ultime ore. Diffilmente si possono riscontrare caratteristiche simili tra questi 4 giocatori, sintomo di un po' di confusione forse. Ma le parole di Italiano in sala stampa sul mercato forse hanno riecheggiato nella testa della dirigenza. Un mercato senza arrivi offensivi sconteterebbe sia la piazza che il tecnico, ma sarà davvero Gudmundsson il profilo giusto?

 

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