Goretti, il ritratto del direttore-ombra che lavora anche quando non lavora

"Persona top, professionista top: la Fiorentina ha fatto davvero centro". Chi conosce o ha avuto modo di conoscere il nuovo direttore tecnico viola, Roberto Goretti, non ha il minimo dubbio sulla bontà della scelta per il dopo-Burdisso.

Gli addetti ai lavori, in sostanza, gli riconoscono un grandissimo rendimento nelle sue esperienze in relazione agli obiettivi, ultimo in ordine di tempo la salvezza più che tranquilla in Serie B con la neopromossa Reggiana.

Goretti, lo avrete notato, non è un tipo di molte parole: non è stato presentato come fatto con Palladino, ma solo attraverso un video uscito sui canali gigliati, e solo dopo l'allenatore, quasi a non voler togliere spazio al frontman della nuova band. Poche parole, tanto lavoro: calcio, calcio, calcio, e quando stacca dal calcio ama tornare a Perugia per un altro tipo di lavoro, ossia quello sul campo, non di gioco ma di terra. Uomo d'altri tempi, impossibile vederlo a far vita notturna.

Insomma, ottime le esperienze pregresse, ottime le referenze, ottima l'occasione colta con la Fiorentina: Roberto Goretti è alla prova del 9. A lui un buon lavoro nell'estate che apre un nuovo capitolo viola.