Come con Iachini?
—Certo, si può anche riuscire nell'impresa di costruire poco o nulla in prospettiva e perdere pure nell'immediato. E' quello che sta accadendo a questa Fiorentina. Una squadra che deve sperare in un miracolo per centrare l'obiettivo minimo (ma proprio minimo minimo) di far meglio almeno in campionato rispetto al recente passato e che, allo stesso tempo, non ha idea di quello che sarà domani. E sia chiaro. Non è solo responsabilità di Palladino. Perché è verissimo che lui ci ha messo pochissimo (o tantissimo?) del suo, ma sarebbe sbagliato tralasciare il resto. Il riferimento, va da sé, è alla valanga di questioni (leggasi prestiti) da risolvere. Lo dicemmo subito, valutando lo scorso mercato. “Se si pensa all'immediato non si può che darne una valutazione positiva, altro discorso se si parla di programmazione”. Ecco. Quel nodo, ora, sta venendo al pettine. Si dirà: però è stato rinnovato il contratto al mister. Giustissimo e, considerazioni personali a parte, da quel punto di vista non si potrebbe che considerarla una scelta “di calcio”, come dicono quelli bravi. Peccato che, esattamente come avvenne per la prima conferma di Beppe Iachini, si è trattato di una decisione presa dal presidente, a totale insaputa di chi, con l'allenatore, deve lavorare e confrontarsi quotidianamente. Com'è andata, l'altra volta si sa e anche se speriamo vivamente che la storia non si ripeta di certo possiamo dire fin da ora che non è questo il modo di mettere in piedi un percorso non voglio dire vincente, ma almeno virtuoso.
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Mi fermo qua, e anzi mi scuso per essermi dilungato tanto. Ma che ci volete fare, dopo tre mesi senza scrivere avevo voglia/bisogno di sfogarmi. A proposito. Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente la famiglia di Violanews che mi ha aspettato, così come tutti quelli che mi hanno scritto o hanno chiesto come stavo. E' stata brutta, pericolosa e durissima ma, se son di nuovo qua ad abusare della vostra pazienza, vuol dire che alla fine è andata (abbastanza) bene. Di sicuro ho avuto modo di guardare (e perché no, studiare) tanto calcio e, se ne avrete voglia, ne parleremo e discuteremo insieme (anche) su queste pagine.
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