A quel punto, toccherà (toccherebbe) alla società. Con una speranza: che stavolta, al contrario di quanto successo in passato (ricordate lo scorso gennaio?) si alimentino sogni e speranze, si cavalchi l'onda, e si investa sul serio. Traduzione: che si faccia di tutto per ritoccare la rosa e renderla ancora più competitiva. Mica semplice, sia chiaro. Perché si sa, e nessuno l'ha mai negato, il mercato di gennaio è complicatissimo e, soprattutto, il pericolo di farsi prendere per il collo (e quindi spendere più del giusto/necessario) è altissimo. Il rischio però, se davvero si vuol dar corpo al percorso di crescita iniziato in estate, va corso. Come? Dal mio punto di vista c'è una priorità assoluta: un esterno d'attacco che faccia fare un salto di qualità. Un titolare, per intendersi, che alzi il livello rispetto a Sottil e agli altri che si sono alternati in quel ruolo. Sempre che il mister, e non è da escludere che sia così, non voglia definitivamente puntare sulla soluzione Bove. In quel caso, va da sé, la valutazione cambierebbe.
L'altro giocatore da prendere è il vice Kean. Uno affidabile, che si sappia far trovar pronto, ma che arrivi a Firenze con la consapevolezza di essere un'alternativa e che accetti questo ruolo senza far “casino”. Missione complessa, non ci nascondiamo. Il tempo però non manca (la società lo sa da settembre di aver lasciato scoperta quella casella) e sarebbe sinceramente difficile accettare che si arrivi all'apertura del mercato senza una soluzione. Esterno, centravanti, e poi? Certo i problemi di Cataldi (ancora non è detto che sia pronto per la ripresa a Como) e il guaio di Richardson impongono come minimo una riflessione anche sul centrocampo. Prima però, il resto.
Nel frattempo, per una volta, facciamo finta di “goderci” questa pausa. Sperando che dai ritiri delle nazionali non arrivino altre brutte notizie e che la vacanza concessa da Palladino serva per fare il pieno di energie. Fisiche, e mentali. Da quando si ripartirà infatti sarà una volatona senza fine e, per restare nel gruppo di testa, serviranno testa lucida e gambe forti. Soltanto allora, diciamo dopo la trasferta allo Stadium, si capirà quali potranno essere le reali ambizioni della Fiorentina.
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