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Il commento

Sandrelli: “Kean come Leclerc”

Massimo Sandrelli
Il paragone di Massimo Sandrelli fra due deluse

Una delle più tediose sofferenze degli ultimi dieci, per noi popolo della “Rossa”, è accorgersi un week end dopo l’altro che la Ferrari di F1 appare inadeguata. E il “povero” Leclerc, principe infelice, invoca: datemi una macchina… Ecco, in qualche modo, la Fiorentina del primo tempo contro il Napoli ci ha fatto pensare a Charles Leclerc come Moise Kean. E’ vero che tra Ferrari e Fiorentina sono poche le analogie (salvo qualche casuale quanto inappropriata assonanza) ma è pur vero che senza il “motore” del centrocampo valgono a poco la debordante potenza e le doti della migliore punta del campionato. Come in formula uno se la tua “macchina” non produce calcio il “pilota” può far poco se non rosicare alla fine.

Stefano Pioli è un ottimo allenatore con una ormai grande esperienza, forse deve ancora ritrovare il campionato italiano. Se non fosse per la stima che abbiamo per lui, la scelta di mettere in campo Dzeko e.di affidargli il compito di “tornare” a metà campo, contro una delle formazioni più forti d’Europa, l’avremmo considerata quantomeno avventata. Dzeko sarà utile di sicuro per la sua prestanza, per la sua intelligenza di campo ma non si possono dimenticare la sua età e e le sue caratteristiche: è un uomo d’area. Di fronte al Napoli ricco di talenti, ricco di entusiasmo e di finanze, non ci si può schierare con un centrocampo fatto uomini di “fatica”. La loro generosità vale poco. Occorrono anche giocatori di “pensiero” magari dotati di forza.

Sarà forse una combinazione ma negli ultimi venti minuti con Fazzini e Nicolussi Caviglia Kean come Leclerc è sembrata un’altra Fiorentina. Il Napoli si stava cullando sul 3-0 ma Conte, uomo di calcio, ha avuto paura dopo il gol di Ranieri. E la Fiorentina è sembrata capace di un clamoroso recupero. Moise Kean è un attaccante nel fiore della sua maturità calcistica. Fino ad oggi il modulo tattico viola è stato: palla a lui. Ora ci sono le condizioni per arricchire questo piano. Le due punte possono essere, in certi momenti, una buona idea ma se il centrocampo non ha una sua identità si rischia di sbilanciare la squadra. Allora, visto che alla Ferrari appaiono incapaci di dare una macchina competitiva a Leclerc, che almeno Pioli offra un vero “motore” al suo miglior driver, Moise Kean…