Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

Più rispetto per Edoardo

Più rispetto per Edoardo - immagine 1
Fra calcio giocato e una vicenda, quella di Bove, che ha scosso un ambiente intero e che necessita di garbo e riservatezza
Leonardo Vonci

Purtroppo la mia adolescenza l'ho trascorsa a passare visite da luminari della cardiologia, in quanto fui fermato a una visita di routine alla medicina dello sport per un'imperfezione cardiaca. La mia vita era il calcio, una passione infinita abbinata a una buona capacità tecnica. Mi cadde il mondo addosso: trascurai la scuola, andavo di nascosto a vedere giocare i miei amici e piangevo perché io non potevo far parte di un club.

Fino a che la tecnologia non partorì l'ecodoppler a colori, non capivano cosa avessi. Passati i vent'anni, la grande equipe di cardiologia del mitico ospedale di Careggi mi diagnosticò una cattiva chiusura del dotto di Botallo, quel canalino che si chiude nei bambini per non far mischiare i flussi del sangue arterioso con quello venoso.


La passione per il calcio mi fece prendere la decisione di andare in sala operatoria, per poter almeno giocare nei campionati amatoriali. La vicenda di Edoardo l'ho sofferta in particolar modo. Vederlo oggi che sta rifiorendo mi riempie di gioia: sono nodi da sciogliere che hanno bisogno di tempo e serenità, di rispetto per la privacy del ragazzo anche se è un personaggio pubblico.

Troppe sono le voci sulle sue condizioni, senza tenere conto che ci sono prestigiosi medici che lo curano quotidianamente per poterlo restituire alla sua passione e alla sua professione. Mi sono fatto delle domande. Edoardo è romano, gioca nelle nazionali giovanili italiane da anni, si è buttato con anima e cuore nell'avventura fiorentina facendoci innamorare di lui: che fretta avrebbe di farsi applicare il defibrillatore nel torace, pregiudicandosi tutta la sua italianità?

Lui ha bisogno solo di tranquillità, rispetto e amore. Si fanno delle corse per dare per primi notizie assurde sul suo conto. Sono convinto che il nostro gioiellino darà tutto se stesso per poter recuperare tutto ciò che si era costruito con sudore e amore per quel pallone.

Chiedo da umile tifoso viola quale sono di spegnere la ricerca dello scoop e di accendere la luce della tranquillità per Edoardo. Il mio sogno è rivederti correre con quella splendida maglia viola che ti dona particolarmente... FORZA EDO!!!

FELICITÀ PER LA SQUADRA

—  

È stata più dura del previsto la partita contro un buon Cagliari. Ancora qualche scoria della vicenda di Edoardo va messa in conto. Le partite sono tante e gli avversari tutti agguerriti. La vittoria roboante dell'Empoli a Verona ci fa capire che abbiamo incontrato in Coppa Italia una squadra in gran forma, il che rende meno amara l'eliminazione.

La Fiorentina l'ha vinta da squadra contro i sardi e ha una classifica invidiabile. L'assenza di Bove non è facile da ammortizzare: il nostro numero 4 fa un lavoro a 360 gradi con grande diligenza tattica, unendo qualità, tanta quantità e sagacia tattica. Sono quei calciatori, come Mkhitaryan nell'Inter, che lavorano di ricucitura per tutti i compagni, a fari spenti, facendo giocare bene la squadra.

Mister Palladino sembra un grande psicologo di gruppo, rendendo partecipi quanti più componenti della rosa possibile. Anche per lui è il primo anno che deve gestire più impegni oltre al campionato. Sicuramente anche da qualche errore commesso ne trarrà beneficio per la sua crescita. Mi sembra un ragazzo estremamente intelligente e sensibile. Mi sento in buone mani.

Nella partita di ieri sono rimasto affascinato dalla sicurezza in campo di Pietro Comuzzo. Ogni partita che passa lievita in sicurezza e personalità. È l'uomo immagine della rinascita viola: ci fa vedere un futuro che può e deve essere determinato anche dal nostro settore giovanile.

L'ottava vittoria di fila mi sento di dedicarla a un grande numero 8 della storia viola, Claudio Merlo, romano come Edoardo, giocatore eccelso, così come le qualità umane che lo contraddistinguono. Soprannominato "il Secco", è stato l'idolo anche del grande Stefano Biagini, che indossava la sua maglia originale agli albori dei vecchi Ultras.

FORZA FIORENTINA!!

tutte le notizie di