Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

Luiz Henrique, pronti 20 milioni. Via Ikoné e Kayode, nel mirino un’altra pedina

Luiz Henrique, pronti 20 milioni. Via Ikoné e Kayode, nel mirino un’altra pedina - immagine 1
A fine mercato la Fiorentina avrà una rosa più forte, ma Palladino deve migliorare nella gestione degli uomini. E cosa succede con Gud e Pongracic?
Enzo Bucchioni Editorialista 

E’ l’attaccante brasiliano Luiz Henrique il grande obiettivo di questo mercato invernale della Fiorentina e le indiscrezioni di una settimana fa, sono ora puntualmente confermate dai rumours brasiliani. Rocco Commisso ha dato l’ok ai suoi uomini e come vi abbiamo scritto, il budget è di una ventina di milioni: puntuale è arrivata l’offerta viola per quella cifra. Ma non basta, per convincere il Botafogo che sembra arroccato sui trenta milioni, si sta cercando di mettere in piedi uno di quei castelli finanziari tipici del calcio, della serie una forte percentuale su una futura rivendita e bonus incassabili subito in base ai gol, agli assist, alle presenze. Insomma la Fiorentina c’è e non molla, ha individuato in Luiz Henrique l’attaccante esterno in grado di portare qualità, gol ed estro nella manovra offensiva. Il giocatore è reduce da una stagione di altissimo livello che gli ha fatto vincere il Pallone d’oro sudamericano, ma soprattutto ha fatto quell’ultimo step di crescita, una maturazione tecnica e personale che l’ha fatto diventare un numero uno. Quando era arrivato in Europa tre anni fa, al Betis Siviglia, evidentemente non era ancora pronto, succede ai giocatori sudamericani, a volte fanno fatica a inserirsi in un calcio diverso. Ora Luiz Henrique, 24 anni, sembra pronto e proprio lui sta insistendo con il Botafogo perché vuole una rivincita, vuole dimostrare di poter essere un giocatore che fa la differenza anche in Europa e nel campionato italiano in particolare. Non sarà facile portarlo a Firenze e lo dico forte e chiaro. La Fiorentina si è mossa in anticipo, il giocatore ha gradito, ma ci sono anche altre società che lo corteggiano. E soprattutto il presidente del Botafogo proprietario pure del Lione, sta pensando di fargli fare un passaggio in Ligue 1 per poi venderlo a cifre più alte. Come detto la Fiorentina non molla e un giocatore forte in quel ruolo lo vuole portare a casa.

Sarà una squadra più forte

—  

Come vi ho scritto il 2 gennaio, le linee guida del mercato della Viola sono chiare e già tracciate da tempo con l’obiettivo di rinforzare la squadra per provare a restare in zona Champions, alzando qualità e fisicità, sostituendo quelli che hanno giocato meno e non sono il massimo della felicità con giocatori più forti e più motivati. Valentini è già arrivato e numericamente sostituirà Quarta che non aveva spazio e voleva giocare. Domani arriva Folorunsho che sempre numericamente andrà a colmare il vuoto lasciato da Bove. Se ripeterà la stagione di Verona l’ex napoletano sarà un grande acquisto, centrocampista di qualità e quantità. Quindi due colpi sono già fatti, altri tre-quattro se ne prevedono. Di Luiz Henrique abbiamo detto, ma la Fiorentina vuole rafforzare ancora di più il centrocampo immettendo muscoli e centimetri, con un prospetto tenuto rigorosamente segreto. Si lavora anche per un esterno basso in grado di essere una alternativa a Dodò e Gosens. Piace Coulibaly del Parma, giocatore in scadenza. La società è d’accordo con un indennizzo per sei mesi, ma Coulibaly potrebbe avere forte l’idea di andare in Premier a giugno a parametro zero. Ci stanno lavorando per convincerlo. C’è in ponte anche Pablo Mari del Monza. Operazione congelata per la partita di lunedì prossimo con i brianzoli, tutto rinviato alla prossima settimana come successo un po’ con Folorunsho, acquisto rallentato per la sfida con il Napoli. Al Monza dovrebbe andare Moreno in prestito, ma sono in corso riflessioni su questo ragazzo che cresce e piace molto a Palladino.


La gestione delle risorse

—  

Per fare queste entrate, ovviamente, dovranno esserci delle cessioni. Quarta è andato. Biraghi ha chiesto da tempo di andarsene, da un mese non è più fra i convocati. Come vi scrivevo, il Napoli s’è complicato. Si aspetta il Bologna, ma prima dai rossoblù deve andar via Lykogiannis e non è facile. In sospeso anche la posizione di Parisi che ha giocato le ultime due gare, ma aveva già un accordo con il Como. La Fiorentina ha richieste dalla Turchia per Ikoné, un altro sul mercato, il giocatore non è entusiasta di quel campionato. La Viola vuole vendere e monetizzare, non prestare a società italiane che si sono fatte avanti. Invece Kayode andrà in prestito, lo cercano soprattutto dalla Premier. Se andranno in porto tutte le operazioni messe in cantiere, Palladino si ritroverà una panchina profondamente rinnovata con qualche titolare in più e seconde linee di livello più alto. L’allenatore però deve migliorare nella gestione del gruppo. In campionato hanno giocato sempre gli stessi e alcuni ora sono stanchi, far sentire riserve alcuni e tenerli in poca considerazione, ha portato a tutte queste richieste di cessioni. Se ha litigato o non litigato con Quarta e Biraghi ci interessa zero, ma è evidente il malessere dei due tant’è che se ne vanno. Altri che vogliono giocare di più e non sono contenti ci sono eccome, inutile negarlo. E basta parlare con i loro procuratori. Oggi gli allenatori bravi sanno tenere sulla corda, pronti e motivati, 24 giocatori e non 14-15, su questo Palladino deve migliorare. Soprattutto, poi, piacerebbe sapere un po’ a tutti perchè non giocano i due acquisti più costosi dell’estate: Gudmundsson e Pongracic. Che succede? Gud era guarito e anche se non è al top della condizione, uno come lui deve giocare sempre, magari con un minutaggio minore, prevedendo sostituzioni mirate, ma solo rimotivandolo, facendolo sentire protagonista, si può recuperare più in fretta. Pongracic invece sta diventando un giallo, non c’è altro da aggiungere alla sua assenza infinita. Che succede? Se non è pronto per questo calcio, se non piace all’allenatore, tanto vale prestarlo per evitare un bagno di sangue economico per un giocatore pagato un’enormità, 15 milioni più bonus, ormai diventato un desaparecido. Insomma, dopo quasi tre mesi straordinari, al di sopra del reale valore della Fiorentina, il calcio sta presentando qualche conto. La stagione però è ancora buona, la squadra resta competitiva, con il mercato saranno risolte le criticità, tornando a lavorare con equilibrio e umiltà, se la società ha capito dove intervenire, la crisi può servire a crescere.

tutte le notizie di