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Le stragelle

La rivincita degli scontenti: così si vola. Lecce, si salva solo…il presidente

La rivincita degli scontenti: così si vola. Lecce, si salva solo…il presidente - immagine 1
Le pagelle a tutto tondo di Lecce-Fiorentina, ovvero tutto quanto fa spettacolo
Il ViolAutore

S.V. ai tifosi che si sono resi protagonisti degli scontri con i sostenitori dell'Andria in tangenziale a Bari. Sostenitori che fanno quasi 1.000 chilometri in macchina o con il pulmino per seguire la propria squadra del cuore sono da elogiare a prescindere, ma la violenza non va mai bene. Indipendentemente da chi abbia cominciato.

3 all'arrendevolezza dei pugliesi. Ci sta di perdere una partita, meno di prenderne sei. Soprattutto se ti chiami Lecce e devi lottare con il coltello tra i denti per salvarti. Corvino e Mencucci - ex più o meno dal dente avvelenato - sono stati "traditi" proprio nella partita a cui tenevano di più.


4 agli infortuni. Unica nota stonata di un pomeriggio perfetto. E se la distorsione di Kean preoccupa il giusto, Gudmundsson dovrà sicuramente saltare diverse partite. Peccato, perché l'islandese - al secondo guaio fisico in stagione - aveva bisogno di giocare per recuperare la migliore condizione.

6 al presidente giallorosso Sticchi Damiani. In una giornata così complicata per il suo club, ha avuto il coraggio di assumersi tutte le responsabilità del tracollo. Sarebbe stato sicuramente più semplice prendersela con i giocatori o, magari, cacciare il tecnico Gotti, la cui posizione è comunque tutt'altro che salda.

8 alla classifica della Fiorentina. Con 10 punti nelle ultime 4, Palladino ha riscattato un inizio complicato. Difficile dire dove possa arrivare e se avrà la continuità per restare in zona Champions, ma la rosa è sicuramente migliore di quella dello scorso anno. Se anche il tecnico - sostituito egregiamente al via del Mare dal vice Citterio - confermerà i progressi, ci sarà da divertirsi.

9 alle prime volte. Dei 4 goleador del Salento, nessuno quest'anno aveva mai segnato. Tre di essi - Parisi, Beltran e soprattutto Colpani - stavano deludendo le attese. Di Cataldi si diceva che fosse prezioso ma buono più che altro per il lavoro oscuro. Trattasi dunque di messaggi importanti all'allenatore, che aveva comunque sempre detto di non preoccuparsi. Soprattutto per il giocatore che si è portato dietro dal Monza, autore di due reti anche di pregevolissima fattura.

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