La rabbia di Pradè, quella dei tifosi, il maglione di Bocchetti

3 all'atteggiamento dei giocatori criticato anche da Pradè. Un punto in 5 partite è troppo poco per una società ambiziosa. I primi a essere stufi sono i dirigenti, le parole del ds all'U-Pover Stadium ("siamo incazzati, chiediamo scusa a tutti") lo testimoniano e c'è da sottoscriverle. Ma siamo proprio sicuri che c'entri il mercato? Perché la squadra pare scarica a prescindere.

4 alla ciabattata di Gud sullo 0-0. Quel tiraccio alle stelle da ottima posizione è un po' il simbolo del momento no della Fiorentina e dell'islandese. Il primo tempo di Monza ha fatto capire il perché delle sue esclusioni nelle ultime gare al netto dei problemi fisici. Per diventare davvero il miglior acquisto del mercato di gennaio come auspica il suo tecnico, deve migliorare parecchio.

6 alla strana serata di Pablo Marì. Gioca con il Monza ma sembra già viola quando Dionisi gli fischia contro un rigore. Peccato che poi il Var lo corregga e che nel dopo-partita la trattativa tanto ben avviata per portare il difensore brasiliano in riva all'Arno, nessuno la confermi. Anzi. Ma se alla fine non arrivasse ci sarebbe davvero da strapparsi i capelli?

7 ai tifosi viola che hanno affrontato una trasferta scomoda di lunedì sera e sono tornati a casa con l'amarezza di una sconfitta. Il "tirate fuori le p..." riservato ai giocatori dopo la gara è francamene il minimo che gli uomini di Palladino potessero aspettarsi, anche perché poi sono stati persino incoraggiati. Da applausi pure lo striscione per ricordare "Ciccio", lo storico sostenitore gigliato scomparso in un incidente stradale la scorsa settimana.

7,5 al coraggio di Bocchetti che sfida il gelo dell'U-Power Stadium senza cappotto. Un atteggiamento premiato anche in campo perché con la sua prima vittoria da tecnico in serie A, il Monza si rilancia nella lotta per non retrocedere. Sarà complicatissima ma giocando con la garra di ieri i brianzoli potrebbero anche compiere il miracolo.