Ma è la Fiorentina che è forte, ben assortita in tutti i reparti. L’altro giorno a RadioBruno ci siamo divertiti a fare un giochino: chi ruberesti all’Atalanta? L’anno scorso sarebbero stati 7-8 i giocatori più forti di quelli della Viola, oggi ne vedo sicuramente uno (Lookman) e il vecchio De Roon che domenica ha fatto male, ma resta un giocatore straordinariamente utile.
Cosa vuol dire? Banalmente che la Fiorentina ha un organico più forte di quello dell’Atalanta, serviva soltanto una organizzazione di gioco per far salire il livello delle prestazioni. Ora è arrivato. E se contro la Juventus si poteva discutere sulla poca voglia dei bianconeri che hanno giocato contro l’allenatore poi esonerato, la controprova Atalanta è stata chiara e netta: nel momento decisivo della stagione la Fiorentina è pronta.
Dove arriverà? Ovviamente è impossibile rispondere, ma se nel post Verona di qualche settimana fa tutte le porte sembravano chiuse, con queste prestazioni oggi l’orizzonte è tutto aperto. Anzi, con l’Atalanta che sta lentamente scivolando, alla fine potrebbero essere ancora due e non uno i posti in discussione per la Champions. E la Fiorentina ci deve provare. L’Atalanta ha 58 punti, seguono Bologna 56, Juve 55, Lazio e Roma 52, Fiorentina 51. Nel giro di sette punti ci sono sei squadre, con otto partite ancora da giocare tutto può succedere. E pure il Milan a 47 punti crede di poter rientrare.
La Fiorentina ha tre scontri diretti proprio con il Milan (sabato), con la Roma e il Bologna. Poi scontri con squadre in zona retrocessione e l’unica super partes è l’Udinese. Non facile, soprattutto perché la Fiorentina avrà anche quattro gare di Conference, almeno credo visto il prossimo avversario sloveno. Per le rivali, però, ci saranno molti più faccia a faccia, a cominciare dal prossimo turno con Bologna-Napoli, Atalanta-Lazio e Roma-Juve. Grande incertezza, insomma. E se la Fiorentina deve recuperare punti, sembra però in uno stato di forma migliore. Continuità deve essere la parola d’ordine, poi vedremo.
Dentro tutto questo c’è un marziano di nome Kean. E’ evidente che con un centroavanti così nessun traguardo è impossibile. Segna e tiene sempre in apprensione tutto il reparto difensivo di qualsiasi squadra. Rocco Commisso è tornato a Firenze e per me dovrebbe anche occuparsi della questione clausola. Ma quasi sicuramente lo farà.
Cinquantadue milioni spendibili fra il primo e il quindici di luglio sono tanti, ma sono pochi per questo Kean e per tante società che lo stanno corteggiando. Allora? Non date retta ai soliti che vi raccontano film dell’orrore. In questo momento il ragazzo è felice e riconoscente alla Fiorentina, proprio per questo gli va riconosciuto un aumento per discutere un nuovo percorso insieme. Magari alzando la clausola o oscurandola per almeno un anno. Promettendo un squadra da Champions se già questa (tocchiamo ferro) non dovesse centrare l’obiettivo. Insomma il ferro va battuto finchè è caldo, come dicevano gli antichi. Il calcio è strano, il vento cambia rapidamente e la Fiorentina deve essere conscia di avere in mano un tesoro. Deve gestirlo, non aspettare gli eventi.
Rocco Commisso ha pure manifestato apprezzamento per Palladino e ha fatto bene. Una società forte fa delle scelte e le deve difendere.
L’allenatore viola ha pagato l’inesperienza, lo ammette anche lui, ha faticato a dare un gioco e una personalità alla Fiorentina, sono convinto che in mano a un allenatore più esperto questa squadra ora sarebbe alla pari o davanti al Bologna, ma un volta superata la crisi, è giusto supportarlo e dargli fiducia. Se poi ci dovessero essere nuovi problemi (ritocchiamo ferro) la sua posizione andrà rivista a fine anno. Gli allenatori sono legati ai risultati, anche ieri Commisso ha ribadito che punta a un classifica migliore dell’anno scorso.
Le possibilità ci sono e Rocco la squadra forte questa volta l’ha fatta davvero.
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