Il 3-5-2? Non è l'unica possibilità
—E poi ecco il ritorno di Kean, che è fondamentale. Da centravanti vero “fa la guerra” con i difensori e fa salire la squadra. E’ il giocatore più importante per il tipo di calcio che propone Palladino e lo sappiamo benissimo. Ha tanta voglia di tornare a segnare dopo lo stop forzato e la grande paura di Verona, vuole essere protagonista anche in Europa e non lo nasconde. Se Palladino non si fiderà a mettere in campo dall’inizio anche Gudmundsson, un altro reduce da un infortunio e senza i 90', l’islandese è comunque un’altra grande risorsa in gare come questa. Dalla conferenza stampa di Palladino, detto che giocherà Terracciano e sinceramente ci vedo un rischio dopo mesi di inattività, non sono certo di rivedere invece il 3-5-2 presentato con il Lecce. Intanto manca Pablo Marì, non è nella lista Uefa, e la sua caratteristica è quella del regista difensivo. Forse potrebbe giocare Comuzzo sulla destra (o Moreno) con Pongracic e Ranieri centrali, alzando Dodò come nel 4-4-1-1 contro l’Inter. E’ un’ipotesi. Se sarà invece 3-5-2, mi piacerebbe vedere Fagioli interno con Cataldi vertice basso e Mandragora. In attacco, oltre a Gud e Beltran c’è pure la soluzione Zaniolo che vicino a Kean potrebbe trovare più spazio grazie ai difensori che porta via l’ex juventino.
Le assenze peseranno, soprattutto la duttilità di Folorunsho, ma anche la qualità di Adli. E dopo una trasferta come questa del giovedì sera, andare a Napoli domenica sarà ancora più complicato. Ma niente scuse o giustificazioni, come quella di oggi di Palladino sul fatto che la Fiorentina in autunno ha sovraperformato e quindi questo girone di ritorno difficile è una sorta di normalità. Che la Viola sia andata oltre siamo tutti d’accordo, ma a gennaio sono stati comprati apposta cinque giocatori forti che, almeno fino ad oggi, l’allenatore ha invece faticato a capire e utilizzare. Al di là di tutto e di tanti discorsi, comunque, Palladino sa che Commisso ha fissato due obiettivi: Conference e un posto in Europa League. E’ ora di dimostrare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA