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Kean e Gudmundsson ci sono: una notte da Fiorentina per l’obiettivo di Commisso

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Si inizia a fare veramente sul serio: Commisso ha fissato due obiettivi, la Conference ed un posto nella prossima Europa League
Enzo Bucchioni Editorialista 

Serve una notte da Fiorentina vera, con le qualità migliori messe in mostra in questa stagione: carattere, rabbia agonistica, capacità di difendere compatta e ripartenze lampo. Kean e Gudmundsson ci sono, non so se entrambi giocheranno dall’inizio, ma sono recuperati e da loro può partire l’attacco alla fase di questa Conference. A cominciare da stasera. Dopo due finali perse malamente, questa coppa deve essere un obiettivo e Rocco Commisso non ne ha mai fatto un mistero. Oltre alla soddisfazione ovvia di alzare un trofeo, ricordiamo che c’è in ballo anche un posto in Europa League che dal campionato si è complicato e non poco.

Insomma, c’è tanto dentro questa partita con un occhio all’Europa e l’altro al campionato alla vigilia di un mese di ferro che comincerà domenica pomeriggio a Napoli. Come sta la Fiorentina? La striminzita vittoria sul Lecce è servita a ridare serenità, aiuterà a ripartire? Dalla Grecia devono arrivare tante risposte. Fino ad oggi, come ha onestamente ammesso Palladino, la Fiorentina non ha fatto una grande Conference. E’ vero che s’è qualificata fra le prime otto, ma ha sofferto molto fin dal turno preliminare. Serve un approccio diverso, ma anche una mentalità da squadra di caratura europea quale è la Fiorentina se guardiamo l’organico. Giocare in Grecia non è mai facile, questo lo sappiamo. Il Panathinaikos è una buona squadra, non vale la Fiorentina, ma ha un buon impianto di gioco. Ha nelle sue corde un calcio simile a quello della Viola, dà il meglio nel recupero palla e nel ribaltamento di fronte. Vediamo se giocando in casa deciderà di fare la partita o che tipo di strategia adotterà l’allenatore. La Fiorentina dovrà avere pazienza, come ha fatto spesso in questa stagione capire quando e se sarà il caso di alzare il ritmo. C’è il ritorno a Firenze e questo è un vantaggio, ma non vorrei vedere un atteggiamento troppo passivo come quello dell’ultimo periodo.


Il 3-5-2? Non è l'unica possibilità

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E poi ecco il ritorno di Kean, che è fondamentale. Da centravanti vero “fa la guerra” con i difensori e fa salire la squadra. E’ il giocatore più importante per il tipo di calcio che propone Palladino e lo sappiamo benissimo. Ha tanta voglia di tornare a segnare dopo lo stop forzato e la grande paura di Verona, vuole essere protagonista anche in Europa e non lo nasconde. Se Palladino non si fiderà a mettere in campo dall’inizio anche Gudmundsson, un altro reduce da un infortunio e senza i 90', l’islandese è comunque un’altra grande risorsa in gare come questa. Dalla conferenza stampa di Palladino, detto che giocherà Terracciano e sinceramente ci vedo un rischio dopo mesi di inattività, non sono certo di rivedere invece il 3-5-2 presentato con il Lecce. Intanto manca Pablo Marì, non è nella lista Uefa, e la sua caratteristica è quella del regista difensivo. Forse potrebbe giocare Comuzzo sulla destra (o Moreno) con Pongracic e Ranieri centrali, alzando Dodò come nel 4-4-1-1 contro l’Inter. E’ un’ipotesi. Se sarà invece 3-5-2, mi piacerebbe vedere Fagioli interno con Cataldi vertice basso e Mandragora. In attacco, oltre a Gud e Beltran c’è pure la soluzione Zaniolo che vicino a Kean potrebbe trovare più spazio grazie ai difensori che porta via l’ex juventino.

Le assenze peseranno, soprattutto la duttilità di Folorunsho, ma anche la qualità di Adli. E dopo una trasferta come questa del giovedì sera, andare a Napoli domenica sarà ancora più complicato. Ma niente scuse o giustificazioni, come quella di oggi di Palladino sul fatto che la Fiorentina in autunno ha sovraperformato e quindi questo girone di ritorno difficile è una sorta di normalità. Che la Viola sia andata oltre siamo tutti d’accordo, ma a gennaio sono stati comprati apposta cinque giocatori forti che, almeno fino ad oggi, l’allenatore ha invece faticato a capire e utilizzare. Al di là di tutto e di tanti discorsi, comunque, Palladino sa che Commisso ha fissato due obiettivi: Conference e un posto in Europa League. E’ ora di dimostrare.