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Le strane pagelle

I lampi di Gud e Mandragora, l’ingenuità di Ranieri e i muscoli di Palladino

I lampi di Gud e Mandragora, l’ingenuità di Ranieri e i muscoli di Palladino - immagine 1
In Fiorentina-Empoli tutto quanto fa spettacolo, dentro e fuori dal campo.
Il ViolAutore

3 alla difesa e all'atteggiamento dell'Empoli. Aria di derby a parte, non puoi andare a giocarti una delle partite vitali per la salvezza con tanta remissività, senza neppure provare a buttarla sul piano fisico. E poi: D'Aversa si è detto giustamente inc... con i suoi. Ma rifarebbe la scelta di optare per una retroguardia così alta contro una squadra che ha la sua caratteristica migliore nell'aspettarti e poi farti a fette in ripartenza?

5 all'ingenuità di Ranieri che, diffidato, si becca un giallo pesante e dovrà saltare lo "spareggio" di domenica a Roma. Non doveva essere nella sua miglior giornata se si è fato notare più per le sortite offensive che in retroguardia. Ha fatto bene Palladino a toglierlo dopo due terzi di gara: forse rischiava di lasciare i compagni in dieci.


6,5 all'assist di Gudmundsson per Adli. In una stagione in cui l'islandese si è acceso a intermittenza, una delle perle è sicuramente il passaggio per il gol dell'uno a zero dell'ex rossonero, bravo anche lui a essere subito decisivo al ritorno tra i titolari. Ma l'imbucata quasi no look dell'attaccante di Palladino è roba per palati fini, magari di buon auspicio per l'ultima, decisiva, tranche di stagione.

7 ai muscoli di Palladino. Ci vuole un fisico bestiale per allenare la Fiorentina. Il giovane tecnico lo ha toccato con mano alla sua prima stagione in riva all'Arno ma arrivare a maggio ancora in corsa su due obiettivi, significa avere i risultati dalla propria parte. A proposito, ieri i pettorali e gli addominali definiti come quando giocava, li ha anche fatti intravedere: si indovinavano benissimo dalla t-shirt che ha sfoggiato a bordo campo nella ripresa.

8,5 alla rovesciata di Mandragora. Tutti in piedi per Rolly. Sugli spalti e anche in panchina. L'esecuzione del gesto tecnico più spettacolare per antonomasia gli vale di per sé il voto felliniano, senza contare che è stato decisivo per mettere la partita sul binario giusto dopo le difficoltà iniziali della Fiorentina. E' valso il prezzo del biglietto, come si diceva una volta.

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