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Gudmundsson è solo un signor Rossi?
Albert Gudmundsson continua a essere un piccolo mistero. Figlio d’arte, suo padre Gudmur Benediktsson, è stato giocatore, allenatore e perfino commentatore televisivo, sua madre Helga ha giocato nella nazionale femminile islandese, suo nonno materno Albertsson era un goleador del campionato, il bisnonno Albert è stato il primo calciatore islandese a giocare nei campionati professionistici, perfino in Italia con il Milan.
Lui sembrava, con questi “quarti di nobiltà” un “enfant prodige” ma solo a Genova, con Alberto Gilardino, ha avuto la sua esplosione. Dotato di rapidità e buona tecnica, vanta anche un buon tiro. Insomma avrebbe tutto per essere un campione invece stenta, perché? Molti fanno risalire tutto ai suoi problemi giudiziari. La vicenda riguarda una denuncia di una ragazza per “cattiva condotta sessuale”. Nel 2023 la Procura aveva deciso di archiviare tutto ma i legali della ragazza hanno proseguito. Nel 2024 Il Tribunale lo ha dichiarato innocente ma la Procura ha presentato appello e a novembre si dovrebbe avere la nuova sentenza. Vicenda, come si vede, piuttosto complessa che, aldilà del percorso legale, certo non ha aiutato Gudmundsson in questa fase della carriera.
Ci sono stati piccoli infortuni, forse anche qualche incomprensione ma il suo rendimento appare almeno opaco. In nazionale nelle ultime partite di qualificazioni ha realizzato tre gol (contro Azerbaijan e Ucraina) e effettuato due assist. Con la Fiorentina, fino a oggi, zero gol e un cartellino giallo. Si dice: è un giocatore che, come ogni fantasista, deve essere lasciato libero ma Pioli non è che gli abbia mai imposto vincoli particolari. Lo ha impiegato da seconda punta e poco più. Nelle quattro partite disputate è sempre stato sostituito e non senza motivo. Può essere una crisi di fiducia? L’unico che può intervenire è proprio l’allenatore viola che può individuare il modo di scuotere questo giovanotto di 28 anni. Si usa dire che la classe non è acqua, chi ha talento prima o poi lo dimostra. Enzo Bearzot, durante i mondiali dell’82, ebbe la pazienza di aspettare Paolo Rossi e alla fine ebbe ragione ma Albert Gudmundsson ha qualcosa di Paolo o è un signor Rossi qualunque?
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