5 al torpore di Comuzzo. In una prova difensiva difficile al cospetto per altro di grandi attaccanti, spicca l'involuzione del giocatore per cui proprio il Napoli quaranta giorni fa era disposto a fare follie sul mercato. La stagione del neo-nazionale azzurro resta eccezionale, così come la convinzione di chi scrive che lo attenda una carriera luminosa. Ma occhio, perché la storia del calcio è piena anche di predestinati di cui poi si sono perse le tracce.
6,5 all'assist di Kean. Non è la specialità della casa per uno abituato a sfondare la porte avversarie, però il tacco con cui ha liberato Gud per il gol che ha riaperto la partita è roba da palati fini. La Grande Paura di Verona, poi, è alle spalle: lo certifica il modo in cui si è avventato su una palla tesa di Fagioli nel primo tempo. E questo è anche più importante della perla da cui è nata la rete che aveva riaperto il match.
7 all'atteggiamento nel finale. La nota lieta del Maradona sono sicuramente gli ultimi minuti, al di là dell'erroraccio di Simeone che poteva fare tris nel recupero. I viola hanno avuto il merito di non mollare e, poiché il calcio è strano, potevano potenzialmente anche pareggiare. L'auspicio è che serva da monito per la "finale" di giovedì contro il Panathinaikos e per il resto di una stagione che non può - e non deve - finire a metà marzo.
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