Si parla di difesa a tre, ma anche l’anno scorso a quattro, gli errori erano individuali come lo sono oggi.
E allora? Mancano giocatori di personalità e credo che in un mercato complessivamente ben fatto, sulla difesa si dovesse fare di più. Non so perché abbia fatto innamorare lo staff tecnico viola un giocatore come Pongracic fino al punto di pagarlo quindici milioni più bonus, il difensore più caro della storia viola. L’ho visto diverse volte nel Lecce, ma onestamente non lo avevo particolarmente notato, non mi aveva impressionato come tanti altri della nostra serie A che avrei preso volentieri tipo Bijol o Pablo Mari. Due nomi, tanto per dire, non allargo volutamente l’orizzonte, ce ne sarebbero tanti altri. Perfino il polacco Dawidowicz del Verona avrebbe fatto comodo.
Comunque ora c’è Pongracic e allora non capisco perché non giochi. Alla prima giornata a Parma forse era meno pronto di oggi eppure Palladino l’ha fatto partire titolare. E’ bastata una gara sbagliata per farlo fuori?
Se al difensore più pagato preferisci un giocatore che non può guidare la difesa per caratteristiche, c’è qualcosa da chiarire. Non credo che il croato sia peggio di un Ranieri fuori ruolo, staremmo freschi per quei 15 milioni e non solo. Con Pongracic centrale, Ranieri potrebbe tornare a fare quello che sa fare meglio, l’esterno sinistro dei tre.
Domenica sera guardando il Cagliari mi sono anche chiesto: ma perché non hanno tenuto Jerry Mina? Con la difesa alta di Italiano il colombiano soffriva negli spazi, ma con le difese basse come quella viola è un signor giocatore (chiedere a Lukaku), di grande fisicità e personalità.
A proposito, la difesa mi sembra decisamente troppo bassa. E su questo vorrei una riflessione. Con difensori non straordinari nella marcatura, è logico portarsi sempre e comunque le squadre avversarie dentro l’area?
I rischi di prendere gol aumentano a dismisura e non a caso la difesa della Fiorentina è stata battuta da tutti ad eccezione del Venezia ultimo in classifica. Dieci gol subiti in sei partite sono già un allarme. Un problema grosso perchè portandosi gli avversari in casa, la Fiorentina subisce troppi tiri. Solo Venezia e Torino hanno fatto peggio. Inoltre ho visto che è stata quasi abbandonata la costruzione dal basso, i lanci lunghi di rimessa sono così finiti regolarmente all’Atalanta. Lo capisco, se non c’è un leader in difesa, con chi riparti? Quarta? Biraghi? L’argentino lo avrei ceduto con Milenkovic, quanti errori individuali e di reparto ha fatto l’anno scorso? Nel tempo non si è mai liberato dei suoi difetti.
Che fare? Il ragazzino Comuzzo non può guidare la difesa, è bravo, ma gli mancano l’esperienza e il carisma. Non so se Mandragora può essere una soluzione, qualche anno fa l’ho visto nel ruolo. Non era male. Il problema è grosso, un po’ si può risolvere con il miglioramento del gioco e degli equilibri, con la difesa meglio protetta dagli altri reparti, il pressing e la chiusura degli spazi. Ma la Fiorentina è ancora troppo lontana da un gioco efficace.
Il miglioramento visto a Bergamo è dovuto sostanzialmente al cambio di modulo. Non perché lo suggerivo io da settimane e voi ne siete testimoni, ma una squadra in difficoltà si deve coprire. Passando finalmente al 3-5-1-1 s’è vista maggiore compattezza, sono spariti i buchi in mezzo al campo, ma c’è ancora tanto da lavorare. Guarda caso quando a metà del secondo tempo Palladino è tornato al 3-4-2-1 la Viola ha rischiato l’imbarcata (grazie Lookman per l’egoismo).
E anche sulla scelta degli uomini non tutto mi torna. Questo Colpani è meglio di Beltran o di Kouamè? Va inserito, ovviamente, ma ha bisogno di tempo. Sinceramente non ho capito neppure l’innamoramento per Sottil e Ikonè, due giocatori belli a vedersi, ma con un senso altissimo dell’incompiutezza. Sono tre anni che non incidono e facciamo gli stessi discorsi, aspettando Godot. Non era meglio cederli? Forse la società doveva spiegarlo a Palladino, anche nel suo interesse.
Problemi sparsi ce ne sono tanti, è il peggior avvio dell’era Commisso, più o meno come con Montella, ma sei partite sono poche. Palladino non può essere messo in discussione oggi, a patto che dopo il leggero miglioramento di Bergamo si possa continuare a crescere, ma più rapidamente perché il campionato non aspetta. Domenica la Lazio è un altro bel test, poi ci sarà l’Empoli in gran forma.
Non resta che aspettare la cresciuta del gioco, magari aiutata da un giocatore che può fare la differenza e fino ad oggi non s’è ancora visto. Parlo di Gudmundsson che in questo momento nel ruolo di Colpani, dietro a Kean, potrebbe portare personalità, qualità e corsa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA